Il Fisco indaga sugli immobili all''estero

La strategia del Fisco contro l’evasione si sposta in territorio estero. Anche grazia alla cooperazione tra Stati sono stati individuati circa 6000 immobili, tra loft e ville, appartenenti a cittadini italiani ma non denunciati al Fisco, solo in Gran Bretagna e in Costa Azzurra. Questi immobili non rientrano nel cosiddetto scudo fiscale e non sono esenti dal pagamento delle imposte, anche se non producono reddito imponibile in Italia e a conferma di quanto sopra lÂ’Agenzia delle Entrate ha introdotto in via di novità lÂ’obbligo di elencare questi immobili nel quadro RW del Modello Unico 2010. LÂ’operazione rientra in un piano di controllo a 360 gradi anticipato più volte dal ministro Tremonti ed ora partito in via effettiva. A tutti i proprietari sono state inviate delle lettere per invitarli ad aderire allo Scudo Fiscale entro il termine ultimo del 30 Aprile di questÂ’anno. Da una statistica temporanea, riguardante gli immobili visionati a Londra, Saint Tropez e Nizza, emerge che si tratta soprattutto di contribuenti della Liguria, Lombardia e Piemonte. Le nuove regole di monitoraggio fiscale non riguardano invece chi è stato proprietario di immobili all’estero meramente a disposizione (e dunque non generatori di reddito) fino al 2008. Chissà quale sarà il successo di questa iniziativa? Sarebbe importante rispettare la legge, anche perchè in caso di controlli si rischiano grosse penali se non si è in regola.