Immobili fantasma: non solo case non accatastate ma anche quelle protette

Continua l’azione del governo, supportata dalle indagini della Guardi di Finanza, volta a smascherare l’illegalità nel settore immobiliare. Finora si è parlato molto di “ case fantasma” riferendosi a quelle non registrate al catasto. Sono stati diversi gli interventi negli ultimi due anni volti a regolarizzare la situazione da questo punto di vista.

Confedilizia si oppone fortemente all’ipotesi di condono, definendolo sempre e comunque “un fallimento dello Stato” e configurandolo come extrema ratio esclusivamente per i casi prettamente necessari e non di pura speculazione. Ma il quadro è decisamente più ampio e non si limita a questa forma di abusivismo.

Da questa prospettiva è intervenuto anche Corrado Sforza Fogliani, presidente della Confedilizia, sottolineando come altrettanto grave sia l’esistenza di numerose agevolazioni fiscali ingiustificate sui fondi immobiliari. In particolare il riferimento è ai fondi familiari e le società immobiliari quotate create durante il governo Prodi(Siiq). I primi si configurano quando i beni immobili vengono fatti confluire dalla famiglia in un fondo, in alternativa alla locazione tradizionale, in modo da evitare le imposte connesse: sul fondo infatti viene applicata esclusivamente la patrimoniale dell’1% e l’aliquota del 20% sul reddito diviso tra i soci. Anche per le Siiq l’aliquota è del 20%.

Il Presidente Sforza Fogliani si riferisce a questa situazione come ad un’”evasione legale”, dovuta ad agevolazioni che non hanno assolutamente ragion d’essere e che non beneficiano i piccoli risparmiatori. A tal proposito parla emblematicamente di una vera e propria “rete di protezione”.

Per risolvere il problema è necessario un maggior controllo da parte dello stato, solo cosi si può arrivare ad una soluzione