Mercato immobiliare: a Roma affitto con canone concordato

Dall’ultima analisi del mercato immobiliare capitolino, svolta da una delle aziende leader del settore, Soloaffitti, è emersa una evidente predisposizione dei cittadini romani verso l’affitto con canone concordato. Questa novità legislativa garantisce un certo risparmio per entrambe le parti ma a norma di legge ed è stata introdotta proprio per limitare la piaga degli affitti in nero, ancora molto numerosi. Sul totale dei contratti di locazione attualmente registrati a Roma risulta che ben il 32% dei proprietari hanno scelto l’affitto a canone concordato: per loro questo vale consistenti detrazioni fiscali mentre per gli affittuari si concretizza in un risparmio mensile sul canone oltre alla possibilità, nel caso in cui l’immobile diventi la loro abitazione principale, di usufruire di agevolazioni fiscali valide ai fini Irpef. Per capire meglio quanto esattamente cambierà la posizione del proprietario analizziamo le percentuali corrispondenti alla tassazione nei diversi casi. Il proprietario che opta per questa tipo di contratto godrà in primis di una deduzione complessiva Irpef pari al 40,5% contro i 15% del contratto libero, di un'imposta di registro agevolata (pari al 2% sul 70% del canone annuo, invece che sul 100%) e infine del rimborso totale dell'importo corrisposto per l'Ici. Tra le maggiori città solo a Firenze e Bologna la diffusione è in percentuale maggiore che a Roma. Non si supera il 5% invece a Milano, Napoli e Parma dove le associazioni di categoria non hanno rinnovato gli accordi con gli enti comunali. Questo accordo è infatti requisito essenziale alla base della possibilità di applicazione del canone concordato. Vedremo se nei prossimi mesi ci sarà un aumento dei canoni concordati anche nel resto delle città italiane.