Novità entro 2016: ecobonus e ipotesi di aliquota a scalare

Le indiscrezioni che provengono dal Mef parlano chiaro, le ipotesi di

cui finora si è dibattuto circa lo studio sul destino dell’ecobonus,

pari al 65%, lasciano ancora aperta la discussione in merito agli

interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Nelle bozze della legge di stabilità 2014 che sarà oggi varata dal Consiglio dei ministri, la detrazione fiscale del 65% andrebbe a scalare di anno in anno: l'aliquota di ridurrebbe al 55% nel 2014, al 45% nel 2015 e infine al 36% nel 2016.

Per ciò che concerne la detrazione fiscale, invece, per le ristrutturazioni edilizie, l’aliquota è pari al 50%. Nel 2014 abbiamo detto che tornerebbe al 46%. Ma va detto che ciò era già previsto dalla legislazione ordinaria. Facendo una somma, nel 2016, in caso di interventi in casa, per le ristrutturazioni semplici e riqualificazioni energetiche, avremmo una detrazione unica del 36%, per cui, l’ecobonus andrebbe a finire in questa aliquota.

Tutti i parlamentari che si erano battuti per la stabilizzazione sono stati contrari all’ipotesi dell’ecobonus a scalare. Per Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera e firmatario insieme a Capezzone della recente risoluzione approvata all'unanimità per rendere stabile l'agevolazione verde, l'ipotesi che si sta studiando adesso, seguirebbe una mera logica contabile dei conti pubblici, e se fosse confermata comprometterebbe gli investimenti per il consolidamento antisismico di cui ha bisogno il nostro paese. Un problema che non può e non deve essere sottovalutato.

Ci sono tanti sprechi inutili, i soldi andrebbero usati in modo migliore, in altri paesi queste cose non succedono