Bisogna investire sulla manutenzione del territorio

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L’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), ha affermato che la manutenzione del territorio è la più importante infrastruttura del nostro Paese, ed ha rivolto un appello ai politici affinché vengano investite le risorse per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici dai rischi idrogeologici e sismici.

Il problema è che le abitazioni, gli edifici sono vulnerabili. Bisogna pensare alla sicurezza prima che gli eventi accadano e non in un momento successivo, quando diventa troppo tardi. Se così fosse, sopporteremmo dei costi minori. Vogliamo paragonare la prevenzione alla ricostruzione?

Gli edifici non sicuri sono, ormai, 7 milioni. Rientrano tra questi gli edifici pubblici, quelli che dovrebbero garantire maggiormente la sicurezza dei cittadini. Si conta, ad esempio, che la metà degli edifici scolastici, sorga in aree a rischio sismico ed idrogeologico. Inoltre vi è una buona percentuale di scuole costruite prima del 1919.

Il costo della ricostruzione è stato abbastanza duro. Si stimano, dal 1944 al 2012, 242,5 miliardi di euro, circa 3,5 miliardi all’anno. Solo dal 2010 si contano 20,5 miliardi.

L'Associazione degli imprenditori edili ha sottolineato che i fondi ci sono, ma che dovrebbero essere finalmente utilizzati. Gli ultimi 4 anno hanno visto i finanziamenti (tra Cipe, Fondi fas e Fondi strutturali) di 5.000 progetti destinati alla messa in sicurezza delle scuole e del territorio, per un totale di circa 4 miliardi di euro. A ciò si devono aggiungere i capitali dei privati già disposti a finanziare tali progetti. Sono tutte risorse già presenti che attendono di essere spese per il bene comune.

La sicurezza prima di tutto, non bisogna intervenire solo quando avvengono i disastri, serve  anche la prevenzione.

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