Blocco dei mutui: quanto andranno ad incidere su mercato immobiliare?

Il blocco dei mutui può essere quel elemento in grado di affondare completamente il mercato immobiliare già decisamente provato dalla crisi derivata dalla pandemia da covid19. Stiamo vivendo un periodo decisamente complicato perché stiamo vivendo sotto la spada di Damocle della pandemia che sta portando anche ad una stagnazione economica molto preoccupante che si sta riflettendo in tutti gli aspetti della nostra vita. Non molto tempo fa in un report di Bankitalia venne a galla un problema abbastanza serio che avrebbe potuto creare una vera e propria crisi sistemica del nostro sistema bancario: l'insolvenza mutui. A quanto pare le prime problematiche stanno cominciando ad emergere e con loro anche le contromisure degli istituti finanziari che non possono non ripercuotersi sull'immobiliare. La cosa che si sta facendo sempre più chiara è che vi sono delle differensazioni tra aree geografiche italiane cosa che rende la situazione estremamente complicate sotto molti punti di vista. Nello specifico sembra che gli istituti finanziari siano più propensi a concedere dei prestiti più facilmente alle regioni settentrionali e con sempre più difficoltà a quelle meridionali. Ciò porta ad accellelare lo spopolamento di alcune aree già in essere da qualche anno. La situazione è destinata a peggiorare visto che allo stato attuale non sembrano esserci particolari possibilità di miglioramento visto che attualmente dal punto di vista della pandemia non sta accennando a migliorare. Quindi la crisi continua a mordere quindi il problema dovrebbe portare ad una serie maggiori di problematiche. Proprio per cercare di bloccare il processo di desertificazione alcuni centri minori avevano proposto le cosiddette case a 1 euro ovvero la possibilità di avere praticamente in modo gratuito, anche se con alcune differenze anche sostenziali, un appartamento a patto di restaurarla e mantenerla in ottimo stato. Naturalmente si doveva abitare sul posto cercando quindi di riportare gente.
Il blocco dei mutui: due differenti trattamenti tra nord e sud anche molto marcati
L'andamento dell'erogazione dei mutui sta diventando un ulteriore ostacolo per l'immobiliare del nostro paese ciò accade perché vi sono in Italia dei mali atavici che sono andati ad aumentare nel corso degli anni. Prima ancora del nuovo coronavirus c'è stato il problema dei grandi capitali, molto spesso esteri, che si sono concentrati in alcune zone del nord andando a far crescere i prezzi in maniera a volte artificiosa. Ciò ha portato a storture come l'aumento indiscriminato di affitti con tutto ciò che comporta per le attività ed i cittadini soprattutto in periodo di pandemia. E' importante precisare che spesso quando si parla di nord ci si riferisce alle grandi città e zone di particolare pregio mentre la provincia non ha certamente ottenuto un grande giovamento da questo andamento. Tornando alle fredde cifre, nel nord sono stati erogati mutui per oltre sessanta milioni di euro contro gli appena quindici del meridione. Si va quindi a parlare di una differenza molto elevata che va a colpire il mercato immobiliare del sud Italia andando a colpire una parte importante di coloro che mettono in moto e rendono dinamico questo mercato: i giovani e le giovani coppie che cercano di trovare giustamente una loro indipendenza. Normalmente le motivazioni che in questo caso vengono addotte sono la maggiore disoccupazione e problematiche varie. Inoltre sempre di più le richieste mutui sono sempre più legate ai patrimoni dei richiedenti abbassando di molto il pubblico dei richiedenti.
Il mattone non è più il bene di rifugio di una volta
Molta acqua è passata da quando il mattone era considerato un investimento sicuro perché si deve tenere presente che le bolle immobiliari degli ultimi anni hanno minato la sicurezza degli italiani in ciò che sembrava per gli italiani un sempre verde. Purtroppo non si deve dimenticare che la crisi immobiliare del 2008 causata da un comportamento predatorio di vari organismi istituzionali. Si deve tenere presente che l'Italia prima del Covid19 ne stava uscendo, molti anni dopo gli altri paesi, ma comunque questa grande crisi ha creato dei cortocircuiti nel sistema. Da una parte infatti gli istituti finanziari hanno in pancia moltissimi immobili che spesso non riescono a vendere nemmeno nelle aste, con un prezzo quindi decisamente inferiore, ciò significa che le banche rischiano di avere degli immobili che comunque necessitano di manutenzione ed altre spese. Ciò porta ad una doppia criticità per l'istituto di credito che in caso di insolvenza. E' necessario tenere presente che anche gli italiani stanno mutando il loro comportamento nei confronti del mattone andando, anche per necessità, a rivolgersi verso soluzioni in affitto anche se il sars cov 2 potrebbe cambiare di nuovo la tendenza.