Anche il cane paga le spese condominiali

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La modifica del codice civile dello scorso anno, ha introdotto il seguente principio: Le norme dei regolamenti condominiali non possono vietare di possedere o detenere Casa mia, cooperativa che collabora nel gestire il palazzo in cui abitano, ha ricevuto però risposta negativa. La quota va pagata.

Lorenzo Croce di Aidaa ha definito tutto ciò una barzelletta. L’intenzione è di portare la questione in tribunale, sostenendo che, allora, a questo punto, il cane avrebbe anche diritto di voto in assemblea. Qual è la spiegazione nascosta dietro alla vicenda?

La legge regionale dell’Emilia Romagna dal 2001 consente agli assegnatari di appartamenti di edilizia residenziale pubblica, di partecipare al procedimento di approvazione dei regolamenti. In Emilia Romagna è chiamata autogestione. Ogni condominio decide autonomamente cosa fare e questo è ciò che ha fatto il condominio in esame. Poiché i cani utilizzano l’ascensore per le loro esigenze e consumano l’acqua, bisogna che i proprietari ne rispondano.

Non c’è, però, una tabella universale. Il criterio è attualmente ancorato alla taglia. I cani piccoli sono esentati mentre per i più grandi si paga il 50% di quanto richiesto ai condòmini pro capite. L’autogestione prevede, infatti, una ripartizione delle spese per teste. Abitate in condominio e avete un cane nel vostro appartamento? Cercate di osservare le regole sempre e comunque.

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