Immobiliare Italia, Nomisma punta su prezzi in ripresa ma nel 2019

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Nomisma ha rivisto le proprie valutazioni sul mercato immobiliare italiano per il 2017, improntando la propria visione con un ottimismo piuttosto cauto. Se infatti è vero che il 2016 si è chiuso con compravendite residenziali in netta crescita e con investimenti immobiliari nel settore corporate che hanno superato quota 9 miliardi di euro, pari al 3,6% del totale europeo, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare 2017 di Nomisma sottolinea come la ripresa presenti evidenti tratti di fragilità.

Da quanto sopra, ne derivano le nuove previsioni, aggiornate, da parte della società. Come avevamo già anticipato a suo tempo, prima della presentazione ufficiale del report, le transazioni residenziali dovrebbero passare dalle 528.865 unità dello scorso anno alle 565.391 unità di quest'anno, per poi salire a 584.523 unità nel 2018 e quindi a 616.513 unità per il 2019, anno definitivo del rilancio del mercato immobiliare, come vedremo, anche sul fronte di altri elementi.

In proposito, e passando ai mutui, Nomisma sostiene che dopo i 49,3 miliardi di euro di mutui che sono stati erogati nel corso dello scorso anno, il 2017 salirà a quota 52,1 miliardi di euro. Una cifra che rimarrà pressochè identica nel 2018, per poi salire nel 2019, a quota 55 miliardi di euro. Da notare che la quota surroga sarà destinata a ridimensionarsi ancora, scendendo dal 28,4% del 2015 al 26,3% del 2016, e ancora più giù nel successivo triennio.

Passando poi ai prezzi, nel 2016 le 13 maggiori città italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino, Venezia) hanno dato seguito a un calo dell'1,5% nei prezzi delle abitazioni usate, del 2,3% per gli uffici, dell'1,6% per i negozi e del 4% per i capannoni. Le 13 città di dimensioni intermedie (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste, Verona) hanno invece ceduto il 2% per le abitazioni usate, il 2,4% per gli uffici, l'1,4% per i negozi, il 2,6% per i capannoni.

Su tale scia, Nomisma prevede prezzi ancora in flessione per il 2017, con un passo indietro dello 0,9% per le abitazioni nelle 13 grandi città, dell'1,5% per gli uffici e dello 0,9% per i negozi. Nel 2018 il calo dovrebbe essere limitato allo 0,2% per le abitazioni, allo 0,8% per gli uffici e allo 0,1% per i negozi. Dal 2019 i prezzi dovrebbero infine tornare a crescere, dello 0,4% per le abitazioni, dello 0,5% per i negozi, mentre sarà dello 0,2% il calo per gli uffici.

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