Mercato immobiliare Milano, crescono l'offerta e i prezzi

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Il mercato immobiliare milanese continua a sviluppare positivamente l’offerta e i prezzi, offrendo così dei dati piuttosto confortanti. Un’impressione che viene confermata anche da Roberto Magaglio, responsabile Licence Partner Engel & Völkers Milano, secondo cui quello milanese è un mercato in salute, “un mercato che dopo anni in cui si parlava di svolta, finalmente l'ha ottenuta”. Insomma, un mercato che, nonostante i condizionamenti esterni, ha portato in dote una positiva evoluzione delle compravendite, con una domanda degli acquirenti pari a 4-5 volte superiore, rafforzando aspettative e previsioni ottimistiche negli anni, conferma Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma.

Per quanto concerne i numeri, il Market Report del primo semestre 2018 di Engel e Volkers afferma che la domanda è cresciuta dello 0,9% rispetto al 2017, pari a 5.496 transazioni. Un ciclo espansivo che comprende tutte le aree urbane, non solamente quelle del centro e di pregio, sebbene si sia registrata una forte domanda per la presenza di investitori cinesi e dei brexiters. Per quanto concerne il prezzo, il range nel primo semestre è stato da 7 a 12 mila euro al metro quadro per le abitazioni ristrutturate a nuovo e tra 6 e 9 mila euro al metro quadro per gli immobili da ristrutturare.

Per quanto poi riguarda location e qualità dell’immobile, Malgioglio sottolinea come tutto il settore abbiamo strato miglioramenti, e che si è registrato un aumento degli acquisti per investimenti istituzionali e privati, costituiti questi ultimi da famiglie benestanti, in buona parte del sud, che acquistano casa per prestigio o per esigenze universitarie dei figli. Insomma, se il biennio 2013-14 aveva mostrato dati negativi, i valori sono ora più che rassicuranti.

Per quanto infine attiene le locazioni, Marco Sorbara, direttore commerciale di Engel & Völkers Milano, ha aggiunto che “il mercato degli affitti sul modello del pregio mostra un segno positivo, con una svolta che riparte da basi più che solide”. Così come per gli investimenti, anche l’incremento degli affitti sembra essere dovuto ad affittuari stranieri e del Sud Italia, che sono evidentemente attratti da canoni elevati: la determinante più importante si deve a una crescente e confermata fiducia nell’investimento immobiliare, che è dovuta da una personale stabilità economica capace di determinare una domanda qualificata ed efficiente.

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