Previsioni immobiliare 2019: ottimismo e prudenza
Il mercato immobiliare nel 2019? Si conferma l’ottimismo espresso in tempi recenti, ma accompagnato con una buona e opportuna dose di prudenza. Se dunque i dati più recenti a nostra disposizione ribadiscono che il mercato immobiliare residenziale nelle principali città metropolitane italiane sta crescendo del 2,3% nei primi nove mesi dell’anno rispetto a pari periodo del 2017 (dati Centro studi di Abitare co.), è anche vero che tale elemento di sintesi dovrebbe essere maggiore oggetto di approfondimento.
In particolare, l’analisi ci rivela come a contribuire all’incremento siano soprattutto le vendite di nuove abitazioni (+ 9,4%), che hanno contribuito a spingere un’offerta (+ 2%) che ha raggiunto nel 2018 in media il 12% di quella totale presente sul mercato residenziale, ma con una forbice statistica che va dal 4,4% di Palermo, al 25% di Milano.
Proprio focalizzandoci sulle principali città metropolitane italiane, Napoli si è aggiudicata il ruolo di città più dinamica per quanto attiene l’incremento delle vendite di nuove abitazioni, con un + 15,2% su base annua, seguita da Milano con il 14,5%, Roma con il 13%, Torino con l’11,3% e Bologna con il 9,7%. In crescita, pur con valori evidentemente più contenuti, anche Genova (+5,5%), Firenze (+3,2%) e Palermo (+2,6%).
Passando ai prezzi, le vendite nuove spingono i valori a Milano, che si conferma ancora una volta la città più cara con 6.750 euro al metro quadro, contro i 6.300 euro di Roma, i 4.800 euro di Firenze, i 4.450 euro di Torino, i 3.800 euro di Napoli, i 3.700 euro di Bologna, i 3.300 euro di Genova, i 2.900 euro di Palermo.
“Il mercato immobiliare residenziale delle nuove costruzioni ha confermato nel 2018 la sua tendenza ciclica positiva. Rispetto alla domanda, oggi l’offerta rimane ancora molto sottostimata e ciò favorisce un accorciamento dei tempi di vendita che sino a tre anni fa erano impensabili. Per il 2019 i segnali rimangono positivi anche se è d’obbligo essere più prudenti, data l’attuale fase congiunturale” – ha commentato Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Abitare Co. in relazione ai prossimi mesi.