Piano d'azione europeo: fondi per liberi professionisti

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La Commissione Europea ha varato il “Piano d’azione europeo per le libere professioni” che tra le novità importanti, riconosce le potenzialità imprenditoriali dei liberi professionisti permettendo anche a loro l'accesso, negato, ai fondi di finanziamento comunitari.

Per Antonio Tahani, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Industria, Antonio Tajani, si tratta di un piano d’azione operativo.

Si prevede l'assimilazione dei professionisti agli imprenditori, aprendo così i fondi europei alle libere professioni, con il lancio di iniziative dirette ad insegnare ai professionisti come beneficiare dei fondi Ue.

Verrà poi aperto un tavolo di lavoro specifico, affinché si possano diffondere a livello europeo le migliori pratiche relative alla semplificazione con il contributo attivo delle associazioni di liberi professionisti.

I punti fondamentali delle linee guida Ue sono: accesso al credito, formazione all’imprenditorialità, accesso ai mercati, riduzione del carico normativo.

L’Italia, le Regioni, dovranno recepire il nuovo orientamento che arriva da Bruxelles, affinché le buone prassi si trasformino in opportunità per i professionisti di essere sullo stesso piano delle Pmi.

Intanto la collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali deve continuare. In questo modo verranno stesi i programmi, affinché possano andare a buon fine. E’ necessario che vengano istituiti dei Contact Point che possano favorire servizi di mobilità internazionale, che sia attivato un Erasmus delle professioni e poi, che sia realizzato uno spazio fiscale europeo per garantire un’uniformità necessaria per rimuovere disuguaglianze di partenza.

Tali iniziative sono duplici, sia per il sostenimento finanziario dei giovani professionisti, sia per il riconoscimento del valore delle professioni.

La presidente del Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi professionali, Marina Calderone, ha spiegato: “Proprio da Joanna Drake della DG Enterprise and Industry della Commissione Europea è arrivato un segnale fortissimo con l’indicazione del sistema ordinistico italiano come modello da adottare negli altri Paesi. Ora dovremo vigilare in Italia affinché non ci siano intralci burocratici in fase di applicazione di quanto deliberato in sede comunitaria”.

Il piano d'azione della CE riguarderà circa 11 milioni di persone che svolgono attività da liberi professionisti nell'Unione Europea, per quanto riguarda il settore immobiliare il piano di azione riguarderà professioni come architetti ed ingegneri che attraverso questa equiparazione tra libere professioni e piccole e medie imprese protranno accedere a qualunque tipo di fondo comunitario.

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