Tassa unica sulla casa: scatta il dibattito tra sindaci e Governo.

Tassa Unica Sulla Ca...

Continua il dibattito sulla manovra finanziaria in atto e sulla service tax, o IMU (tassa unica sugli immobili) che dovrebbe scattare nel 2012. Il Governo, tramite il ministro dell’economia Tremonti e quello per la semplificazione Roberto Calderoli, si è dichiarato disponibile all’incontro e a rivedere la distribuzione dei tagli previsti dalla manovra, a seguito della protesta organizzata di fronte al Senato da sindaci di diversi comuni e schieramenti politici. Anche Letizia Moratti aveva inviato un suo assessore a presenziare per conto della città di Milano, pur precisando di essere fiduciosa in un confronto con il Governo. L’incontro è stato occasione per discutere della tassa unica sugli immobili, dalla quale dovrebbero restare comunque escluse le prime case. Questa si presenta in sostanza come una sorta di accorpamento dei singoli tributi attualmente previsti: l’effetto più evidente è quello di una rivalutazione dell’autonomia fiscale comunale. Le aliquote saranno quindi fissate dai Comuni: l’idea sembra quindi avvicinarsi a quella di service tax proposta dagli stessi sindaci e trova quindi il consenso generale dei Comuni ma il rischio da scongiurare, sottolineato da coloro che sono scesi in piazza, è quello che ne venga snaturata la funzione accorpatrice e che di fatto l’imu venga ridotta ad un’ulteriore e aggiuntiva tassa. Sergio Chiamparino, presidente dell’ANCI, a seguito dell’incontro con il presidente del Senato, Renato Schifani ha palesato ottimismo nella collaborazione tra comuni e governo, evidenziando come l’autonomia impositiva sia un requisito imprescindibile per l’affermazione del federalismo fiscale. Ci sono molte idee, molti dubbi e poche certezze, forse si dovrebbero considerare nuove soluzioni in grado di risolvere il problema.

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