Mercato immobiliare, dati ufficiali fine 2017 migliori delle attese

Il mercato immobiliare italiano ha chiuso il 2017 con una prestazione superiore alle attese, marcando l'undicesimo trimestre consecutivo di crescita degli scambi. Stando a quanto affermano gli ultimi dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, infatti, nel periodo ora oggetto di considerazione si è registrato un +6,3% tendenziale, con 152.608 compravendite e una rinnovata accelerazione che fa seguito a un anno di variazioni positive, ma contraddistinte da progressivi rallentamenti.

Per quanto riguarda un’analisi territoriale, sono Firenze e Milano le due grandi città con il maggior rialzo degli scambi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre a chiudere con un segno negativo sono state Palermo, Bologna e Roma.

Ancora, dai dati dell'Agenzia delle Entrate emerge una complessivamente una panoramica del settore residenziale con una significativa accelerazione i mercati dei Comuni più piccoli (non capoluogo) rispetto ai maggiori. “La superficie media dell'abitazione compravenduta non ha subito significative variazioni, restando prossima ai 106 metri quadri” – si legge nel report, che sottolinea poi come il buon andamento dinamico non sia proprio solo delle unità ad uso abitativo, ma abbia interessato di riflesso anche quello dei box e dei posti auto, con una crescita del 3,8%.

Per quanto riguarda le otto maggiori città italiane, Firenze (+11,8%) e Milano (+9,1%) sono quelle in grado di regalare tassi di crescita sopra la media, mentre Torino e Genova registrano rispettivamente +7,7% e +6,1%. Napoli limita il proprio guadagno a un + 4%, mentre chiudono con un segno negativo Roma (-1,3%), Palermo (-6,1%) e Bologna (-4,2%), che conferma il trend negativo del precedente trimestre.

Fuori dal mercato residenziale, il settore terziario - commerciale ha dato seguito a un incremento degli scambi piuttosto confortante (+9,2%), “con una crescita più accentuata soprattutto al Centro e nelle aree del Nord-Est. In particolare, le transazioni che riguardano uffici e studi privati sono risultate in leggero calo (-0,3%) su scala nazionale (soprattutto per effetto del dato negativo, -11,3%, della macro area Nord-Ovest) mentre quelle di negozi e laboratori mostrano il tasso di crescita tendenziale più alto tra i quattro comparti del settore terziario-commerciale (+13,2%)” – si legge ancora nel report delle Entrate.