Bonus stufa a pellet 2022: dì addio alla bolletta del gas.

Ad aiutarci in questa situazione di crisi economica, climatica ed ora anche delle forniture lo Stato Italiano ha introdotto diversi bonus, tra cui il bonus stufa a pellet. Ottobre si sta dimostrando clemente mantenendo delle temperature miti, ma a breve il termometro si abbasserà e bisognerà provvedere al riscaldamento delle case anche se quest’anno accendere per qualche ora i termosifoni si presenterà come un lusso che non tutti possono permettersi. Il bonus stufa a pellet 2022 può essere un’alternativa valida per chi vuole abbandonare il metano contribuendo anche a un impatto ecologico minore.  Per poter accedere alla detrazione stufa a pellet ci sono diverse opzioni: bonus stufa a pellet con il bonus ristrutturazione e il bonus stufa a pellet senza ristrutturazione: vediamo i requisiti necessari per accedervi e come funzionano.

  1. Ecobonus stufa a pellet  o bonus senza ristrutturazione
  2. Bonus stufa a pellet con ristrutturazione edilizia 
  3. Rottamazione stufa a pellet 2022
  4. Bonus stufa a pellet regionali
      1. Bonus stufa a pellet Lombardia
      2. Bonus stufa a pellet Veneto
      3. Bonus stufa a pellet Emilia Romagna
      4. Bonus stufa a pellet Piemonte
      5. Bonus stufa a pellet Toscana

Ecobonus stufa a pellet 

Con l’Ecobonus è possibile usufruire di una detrazione fiscale Irpef, nella misura del 50% a seconda degli interventi di riqualificazione energetica effettuati per acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con generatore di calore e alimentazione a biomasse tra cui quindi anche il pellet. Il bonus stufa a pellet 2022 copre una spesa fino a 30.000€ ed è possibile accedervi attraverso:

  • lo sconto in fattura;
  • la cessione del credito
  • detrazione in dichiarazione dei redditi (50% in 10 rate annuali) 

Possono usufruire dell’Ecobonus anche i condomini con una spesa massima di 40.000€ per ogni unità immobiliare ed un rientro del 65%, ovviamente nel caso dei condomini è più conveniente provare ad ottenere il Superbonus 110% condominio che ti permette di coprire l’intera spesa dei lavori.  

In questo caso sarà possibile accedere alla detrazione stufa a pellet senza ristrutturazione. 

Attenzione: lo sconto del 65% era valido fino al 2017, a meno che non si aggiungano altre spese trainanti, la detrazione della stufa a pellet è del 50%.

Bonus stufa a pellet con ristrutturazione edilizia 

Anche con il Bonus ristrutturazione edilizia si può attingere all’incentivo per la stufa a pellet poiché in questo bonus possono essere implementati tutti i lavori di manutenzione straordinaria di una casa tra cui l’aggiunta di una stufa a pellet. Con il bonus ristrutturazione quindi è possibile aggiungere non solo una stufa a pellet ma anche un camino, un termocamino o una caldaia con una detrazione pari al 50% con un massimo di spesa di 96.000€ per gli immobili indipendenti e per i condomini 96.000 ad abitazione. Proprio come l’ecobonus è possibile usufruire del bonus con:

  • lo sconto in fattura
  • la cessione del credito
  • la dichiarazione dei redditi (10 quote in 10 anni)

Per poter ottenere la detrazione fiscale del 50% è ammessa per l’acquisto di stufe a pellet a patto che abbiano un rendimento non inferiore al 70% e che vengano installate da un professionista abilitato con il rilascio della dichiarazione di conformità dell’impianto termico ai sensi del DM 37/2008. Proprio come ogni Bonus, anche per il Bonus stufa a pellet 2022 sarà necessario fare un pagamento tracciabile, quindi con bonifico bancario e tutti coloro che vogliono accedervi dovranno conservare la ricevuta del bonifico, le fatture e le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per l’acquisto e l’installazione dell’impianto.

Rottamazione stufa a pellet 2022

Questo bonus per le stufe a pellet è chiamato Conto Termico e garantisce uno sconto del 65% solo nel caso in cui si sostituisca una stufa già installata, in breve bisognerà fare una rottamazione della stufa a pellet vecchia con una nuova.

Questo non è un vero e proprio Bonus ma un incentivo di iniziativa del GSE (Gestore Servizi Energetici) quindi non potrà avere lo sconto in fattura o scaricato nella dichiarazione dei redditi.

La domanda potrà essere eseguita solo al termine dei lavori e se accettata verrà eseguito un bonifico direttamente sul conto del richiedente entro due mesi dalla domanda. Se l’importo è fino a 5000€ il bonifico sarà fatto in un’unica soluzione, altrimenti saranno eseguiti più bonifici con diverse rate dilazionando il rimborso da 2 a 5 anni. La domanda per la rottamazione stufa a pellet 2022 deve essere eseguita entro 60 giorni dal termine dei lavori e può essere presentata direttamente dal sito GSE.

Attenzione: questo incentivo è valido esclusivamente per le sostituzioni di stufe a pellet, se si tratta di una nuova installazione la domanda di rimborso verrà respinta; per testimoniare la rottamazione della stufa a pellet bisognerà allegare la certificazione di smaltimento del vecchio impianto.

Bonus stufa a pellet regionali

Alcune regioni poi hanno deciso di contribuire agli incentivi statali e coprire le richieste che Conto termico non ha potuto coprire. 

Bonus stufa a pellet Lombardia

La delibera della Giunta regionale Lombardia n.5646 di Novembre 2021 fissa i criteri per partecipare al bando di sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi. 

La partecipazione a questo Bando della regione Lombardia è ammessa solo per coloro che hanno presentato la domanda al GSE dopo il 30 novembre 2021.La dotazione regionale ammonta a 12.000.000€ . La Lombardia ha anche fatto delle distinzioni in base all’altitudine dell’abitazione: sopra i 300 metri sul livello del mare ricevono l’incentivo i generatori da 4 stelle in su purché con valori di polveri sottili non superiori a 20 mg/Nm3. Nei comuni sotto i 300 metri invece il contributo è riservato agli impianti a 5 stelle.

Bonus stufa a pellet Veneto

I cittadini del Veneto possono richiedere un contributo a fondo perduto per sostenere le spese di rottamazione dei vecchi impianti e di sostituzione. Anche questo bonus regionale è ispirato al Conto Termico del GSE ma l’ importo varia in base all’ISEE del beneficiario che non deve superare i 50.000€. Il nuovo impianto dovrà avere una potenza termica nominale inferiore o uguale a 25 kW e 5 stelle. Il fondo stanziato dal Veneto è di 4.000.000€.

Bonus stufa a pellet Emilia Romagna

Anche l’Emilia Romagna ha stanziato un fondo di 11.500.000€ e il contributo può coprire anche l’intera spesa: 3 milioni e 450mila euro per il 2021, 3 milioni e 105mila euro per il 2022 e 4 milioni e 945mila euro sul 2023. Questo incentivo, come quello di tutte le altre regioni è pensato per ridurre l’impatto emissivo attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Bonus stufa a pellet Piemonte

Il bonus stufe a pellet previsto dal Piemonte, invece, è aperto fino al 1 settembre 2023 con contributi a fondo perduto per quasi 9 milioni per la rottamazione di stufe o termocamini e la sostituzione di nuovi generatori a bassa emissione. Il contributo sarà di 1500€ per l’ acquisto della stufa e 3000€ per l’acquisto delle caldaie 5 stelle. 

Bonus stufa a pellet Toscana

Questo non è un bonus regionale bensì comunale ed è previsto nei comuni di:  Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Montecarlo, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari e Uzzano. Con circa 1.000.000€ di euro per tutto l’anno 2022 gli incentivi saranno erogati fino ad esaurimento fondi secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.