L'INPS vende i suoi immobili (anche in asta elettronica)

L’INPS sta vendendo una parte del suo ampio patrimonio immobiliare, e lo sta facendo anche ricorrendo alle aste elettroniche. Il merito di questa nuova iniziativa è della sigla di una convenzione tra il presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, Tito Michele Boeri, e il presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Salvatore Lombardo, che cerca di disciplinare la gestione della dismissione del patrimonio immobiliare dell'Istituto attraverso aste telematiche e tradizionali.

In particolare – ricorda il quotidiano Il Sole 24 Ore – in seguito all'entrata in vigore del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, e in linea con quanto previsto dai Piani di investimento e disinvestimento adottati dall'Istituto, ha preso un nuovo via l’operazione di cessione del patrimonio immobiliare da reddito dell’Istituto. Con la nuova convenzione che è stata sottoscritta con il Consiglio Nazionale del Notariato, sarà ora possibile gestire la dismissione attraverso asta pubblica delle unità immobiliari non cedute in opzione agli aventi diritto o conferite a fondi immobiliari chiusi.

Ricordiamo che la partnership tra i due istituti avrà una durata triennale, e consentirà di svolgere aste telematiche mediante la Rete aste notarili (Ran), permettendo così una più vasta manifestazione di interesse da parte di tutti i soggetti che potrebbero potenzialmente partecipare a tali attività. Costoro potranno infatti presentare la propria offerta anche da remoto - presso lo studio di uno dei notai abilitati presenti su tutto il territorio nazionale – mantenendo il rispetto dei requisiti di trasparenza e di sicurezza che sono previsti per tale procedura e, ovviamente, andando incontro a un corposo risparmio di costi e di tempi.

Il quotidiano ricorda infine come siano ad oggi 63 i bandi d'asta di enti pubblici gestiti mediante la Ran, per un valore di aggiudicazione stimato in più di 156 milioni di euro. Le aste pubbliche delle unità immobiliari principali dell’istituto (ci sono appartamenti, negozi, uffici e altro ancora) verranno interamente gestite mediante la già citata Rete aste notarili (Ran), mentre quelle delle unità secondarie (ovvero, le cantine, le soffitte, i box e i posti auto) potranno essere gestite anche mediante aste tradizionali, con modalità semplificate.

Stando alle indicazioni da convenzione, la prima fase del programma di dismissione mediante asta pubblica del patrimonio immobiliare dell'Istituto riguarderà i soli immobili liberi, sia ad uso residenziale che ad uso non residenziale, e dovrebbe essere avviata entro giugno 2018.