Comprare casa a Milano, crescono gli acquisti di pregio

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A Milano continua a crescere l’interesse sul mercato degli immobili di pregio. Stando a quanto afferma il tredicesimo Osservatorio delle Residenze Esclusive realizzato da Tirelli&Partners e Nomisma, per il secondo semestre 2015 sarebbero stati consolidati i pur positivi segnali avvertiti nei trimestri precedenti. “Risultati ottenuti anche grazie ad acquirenti stranieri – ha spiegato Marco Tirelli, senior partner della struttura, sulle pagine del quotidiano Il Sole 24 Ore - attirati a Milano dalla definizione che le è stata attribuita dai media internazionali: the place to be”.

I numeri, d’altronde, parlano molto chiaro. Nel 2015 si è registrato un incremento del 29% nel numero delle transazioni, a un aumento del 41% in valore rispetto al 2014. Per quanto concerne i dati di maggior dettaglio, si riscontra un incremento dell’indice di assorbimento, che ha chiuso il 2015 con un elemento medio del 10,6%. Un dato che Gabrilele Torchiani, direttore commerciale e socio, sulle pagine dello stesso quotidiano afferma essere “rassicurante se confrontato con quello dei momenti peggiori nei quali era sprofondato al 3%”.

Per quanto concerne i prezzi di vendita, a migliorare il parametro del costo è stato sicuramente l’elemento rappresentato dalla contrazione del margine di sconto, che è sceso dal 14,9% del primo semestre 2015 all’attuale 11,5% (era al 20% nel 2010). La riduzione del margine di sconto, affermano gli esperti, è probabilmente legata al fatto che rispetto al passato oggi arrivano sul mercato delle case con prezzi più “adeguati”, anche se ancora troppo legati alla location di riferimento.

Non tutti i dati espressi in questa edizione dell'Osservatorio, sono comunque positivi. Tra gli elementi di valutazione peggiori vi è ad esempio quello legato al tempo medio di vendita, che nell’area è oggi pari a 32,6 mesi, contro i 29,5 mesi nel primo semestre 2015 e i 19,3 mesi nel primo semestre 2014. Molto di più, per intenderci, di quanto era possibile registrare nel biennio 2003-2004, quando il tempo medio di vendita era di circa quattro o cinque mesi, anche se le quotazioni erano quasi la metà di quelle odierne. Ad ogni modo, il dato sembra essere decisamente influenzato dalla presenza, sul mercato, di beni immobili ancora troppo prezzati e per questo difficili da vendere. Non è raro trovare immobili in attesa di vendita da 3, 4 o 5 anni anche se, di contro, bisogna pur ammettere che il 16 per cento delle transazioni concluse è andato a buon fine nell’arco di sei mesi.

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