Fabbricati rurali non dichiarati - partono gli avvisi bonari

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Fabbricati rurali proseguono gli accertamenti del Fisco

Prosegue l’attività di accertamento dei fabbricati rurali che risultano censiti ancora al Catasto terreni; avviando una campagna di sensibilizzazione per permettere agli intestatari catastali di tali immobili di regolarizzare la propria posizione .

Per i proprietari dei fabbricati rurali non ancora dichiarati al Catasto edilizio urbano in partenza oltre 1 milione di avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate . Gli avvisi bonari spediti dal Fisco permetteranno agli intestatari degli immobili di regolarizzare la loro posizione presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale e beneficiando così del ravvedimento operoso.

Infatti, chi realizza un nuovo fabbricato o amplia un immobile esistente ha l'obbligo di presentare una dichiarazione al Catasto entro 30 giorni dal momento in cui i fabbricati sono divenuti abitabili o servibili all'uso cui sono destinati.

Quindi i titolari di diritti reali sui fabbricati rurali avevano l’obbligo di dichiararli al Catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012, termine ovviamente ormai scaduto, mentre per i fabbricati che possedevano in passato i requisiti di ruralità, successivamente persi, la dichiarazione in catasto andava comunque presentata entro 30 giorni dalla data di perdita dei requisiti, come sopra specificato.

Il termine è stato prorogato al 31 maggio 2013 per i soli fabbricati ubicati nei Comuni interessati dagli eventi sismici del maggio 2012.

In caso di omessa dichiarazione, qualora il Comune di appartenenza dell'immobile , non abbia già chiesto agli intestatari catastali dei fabbricati di presentare la dichiarazione di aggiornamento, gli Uffici provinciali del Territorio avviano l’accertamento e qualora verificano che il soggetto (l’intestatario catastale) obbligato è inadempiente, procedono alla regolarizzazione catastale dell’immobile, con oneri a completo carico del soggetto medesimo, oltre le sanzioni previste dalla legge.

Possibile la regolarizzazione spontanea

Comunque, per promuovere la regolarizzazione spontanea delle singole posizioni, l’Agenzia delle Entrate invierà, tramite il servizio postale, avvisi bonari ai proprietari degli 800mila fabbricati rurali, o di loro porzioni, censiti al Catasto Terreni e da dichiarare al Catasto edilizio urbano.

L’avviso, per il momento bonario, consentirà a ciascun soggetto di conoscere la propria posizione e verificare quali immobili sono soggetti all’obbligo di dichiarazione.

Per la consultazione delle liste delle costruzioni rurali individuate dall’Agenzia, censite al Catasto dei Terreni e non ancora dichiarate al Catasto dei Fabbricati, è possibile utilizzare il servizio online di ricerca delle particelle http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/Servizi+online/serv_terr/senza_reg/Fabbricati+non+dichiarati+-+ricerca+particelle+online/

Regolarizzare la propria posizione

I proprietari che aderiscono agli avvisi dell’Agenzia presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale potranno beneficiare dell’istituto del ravvedimento operoso, con un notevole risparmio sulle sanzioni che, ad esempio, si riducono da un importo compreso tra 1.032 e 8.264 euro ad un importo di 172 euro (pari così ad 1/6 del minimo).

In assenza della dichiarazione, le direzioni provinciali/uffici provinciali-territorio dell’Agenzia delle Entrate comunque procederanno all’ emissione delle sanzioni previste per legge e all’accertamento in sostituzione del soggetto titolare inadempiente, con oneri tutti a carico dello stesso.

Nel caso in cui l’avviso bonario ricevuto dovesse presentare delle inesattezze, il proprietario potrà comunicarle all’Agenzia:

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