Immobiliare Sicilia, cresce ancora l'interesse per gli immobili

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Il mercato immobiliare residenziale siciliano sta crescendo ancora, così come la fiducia che gli operatori esprimono nei confronti del comparto. Stando a quanto emerge dal Market Report Sicilia 2017 - 2018 realizzato in partnership da Engel & Völkers e Nomisma, quanto sopra è poi ben sintetizzabile dal fatto che nel corso del primo semestre 2017 le compravendite sono cresciute del 6,5% rispetto a quanto avvenuto nel corso dello stesso periodo dell'anno precedente, facendo seguito a un nuovo incremento del 12,4% anno su anno. E per il futuro?

Nel corso del 2018 l'Isola dovrebbe attraversare un nuovo incremento delle compravendite, associato a prezzi stabili. Stando a Luca Dondi, che di Nomisma è managing director, "in generale in Italia la ripresa dell’economia e una maggiore apertura del sistema bancario stanno sostenendo l’acquisto di immobili residenziali, soprattutto per la prima casa, ma anche per l’acquisto a scopo investimento. Anche in Sicilia si conferma tale dinamica, dove peraltro in alcune località di particolare pregio, il mercato è trainato anche dall’interesse degli investitori esteri".

Gli fa eco Alberto Cogliati, Direttore Commerciale Engel & Völkers Italia, secondo cui il mercato immobiliare regionale ha riscontrato un buon incremento delle compravendite e della domanda, confermato anche da l segmento del pregio. "La Sicilia si conferma così una delle località d’Italia più strategiche per l’espansione del nostro Gruppo che nell’Isola, ad oggi, possiede ben 4 shop a Taormina, Palermo, Siracusa e Catania" - ha aggiunto ancora Cogliati.

Per quanto infine concerne un focus sul capoluogo, a Palermo le zone di maggiore prestigio per un investimento immobiliare sulla prima casa sono ancora Piazza Verdi e Piazza Politeama, Libertà - Sammartino, Giardino Inglese, Sciuti - Notarbartolo e Villa Sperlinga. Per la seconda casa vince a mani basse Mondello. Per quanto poi riguarda il profilo dell'acquirente medio, i compratori sono soprattutto famiglie con componenti tra i 40 e i 55 anni, e per il 90% si tratta di clientela nazionale. Nel 20% dei casi la domanda italiana ricorre a un finanziamento bancario, mentre di norma la clientela straniera affronta l'acquisto attraverso la propria liquidità.

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