Installazione di antenne cellulari

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Rispetto a quanto detto nel precedente articolo, vi sono anche dei provvedimenti contrari: fece scalpore una notizia, nel 2000, dove Giuseppe D'Urso Somma, sindaco di Mascalucia (Catania), negò l'autorizzazione per l'installazione di una stazione ripetitrice per cellulari, dichiarando che si trattativa di un atto volto a salvaguardare la salute pubblica. Bisogna capire, però, quali sono le posizioni ufficiali.

Giuseppe Messina, che è il segretario regionale di Legambiente, è stato sempre schierato verso la parte dei no, rispetto all’installazione delle antenne.

Il problema, per quest’ultimo, è di carattere generale, ma i ripetitori cellulari diventano il picco. Non è stato mai convinto del fatto che un sistema diffuso di ripetitori di antenne cellulari non possa non essere dannoso per la salute pubblica, anche dal punto di vista psicosomatico, ovvero della paura che comunque questa situazione genera tra le persone. Un pensiero che suona strano, visto che ormai i ripetitori rappresentano una realtà quotidiana.

In Sicilia, l'Assessorato Territorio ed Ambiente ha dettato le linee guida per l’applicazione del regolamento che reca norme al fine di determinare quali sono i tetti di radio frequenza che sono compatibili con la salute umana.

Legambiente ha sempre agito cercando di coinvolgere gli organi di controllo e tutela, come ad esempio le ASL, gli uffici comunali competenti, ecc. ecc., sulla base delle segnalazioni provenienti dai cittadini, al fine di tutelare il rispetto della attuale normativa e garantire la salvaguardia della salute e delle vigenti normative urbanistiche. Ciò che si è voluto sempre evitare è che queste apparecchiature venissero installate vicino le scuole, le abitazioni e gli ospedali.

Questo genere di discorsi sono stati ampiamente discussi in varie sedi e in diverse circostanze.

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