Valore medio delle compravendite in calo: ecco i dati dei notai

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Il mercato immobiliare italiano ha chiuso il 2017 con un buon andamento, in rialzo del 7% nel suo complesso e del 9% se invece si considerano le sole case. Tuttavia, stando a quanto precisa il Consiglio nazionale del notariato in un suo recente report, il valore medio di compravendita avrebbe subito un corposo calo, scendendo del 15% a circa 126 mila euro. Ancora, è emerso come nel periodo compreso tra il 2016 e il 2017 si è verificato un incremento del 6,7% dei mutui ipotecari erogati, e come il 71,6% degli aumenti abbia riguardato finanziamenti fino a 150 mila euro, mentre c’è stato un vero e proprio boom (+ 35% a/a) per quanto attiene i finanziamenti da 450 mila euro e 500 mila euro.

Tornando invece ai dati Istat, nel primo trimestre 2018 le compravendite immobiliari hanno raggiunto quota 176.687 unità, in rialzo dello 0,6% rispetto a quanto era stato riscontrato nello stesso periodo dell’anno precedente. L’Istituto nazionale di statistica ha anche specificato come si sia registrato un aumento dello 0,5% per quanto concerne il settore abitativo e un incremento dell’1,3% per quanto invece attiene il settore economico.

Spostandoci invece sui dati i transizioni immobiliari, il dato complessivo su base annuale è cresciuto del 4,2%, mentre è aumentato del 4,4% per quanto attiene il settore abitativo, e del 2,1% quello economico. Infine, rispetto al trimestre precedente, le convenzioni notarili per mutui e finanziamenti con costituzione di ipoteca mobiliare sono aumentate dell’1,5%, raggiungendo quota 94.015 unità. Confrontando i dati del primo trimestre 2018 rispetto a quelli del primo trimestre dell’anno precedente, si scopre invece come il dato sia in flessione del 3,3%.

Complessivamente, dunque, ancora dati piuttosto incerti sull’evoluzione del mercato immobiliare, che se da una parte porta in dote un positivo incremento del numero di compravendite immobiliari, dall’altra parte fatica al mantenimento di valori commerciali. Quanto basta per poter suggerire, ancora una volta, quanto sia difficile ritornare a variabili fondamentali in grado di suggerire un ripristino delle vecchie statistiche, e come probabilmente ci si debba accontentare di una nuova maturazione su livelli di valore evidentemente diversi da quelli ante-crisi. Fanno comunque eccezione alcuni territori della Penisola, in cui il crescente appeal ha permesso il ripristino del business precedente.

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