Canoni di locazione nuovamente in crescita nel 2017

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Dimenticandosi dello stallo vissuto nel corso del 2016 (-0,2 per cento), i canoni di locazione in Italia sono tornati a crescere nel corso del 2017 per una proporzione del 2,6 per cento, e con picchi del 4,1 per cento per le case arredate e per alcune aree della Penisola come Cagliari (+12,0 per cento), Genova (11,4 per cento) e Venezia (+9,1 per cento) che segnano gli incrementi maggiori. È quanto afferma il Rapporto sulle locazioni 2017 di Solo Affitti, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma.

Più nel dettaglio, dal report emerge come dal 2009 al 2014 i canoni medi di locazione siano sempre e costantemente diminuiti, con punte più elevate nel 2012, quando il calo fu del 6 per cento, e nel 2013, quando invece la flessione fu del -4,5 per cento. Nel 2015, con un incremento del +1,7 per cento, è invece ripartita la crescita dei prezzi che, dopo il rallentamento dello scorso anno, è sembrata proseguire anche nel 2017. Emerge come comunque che, allargando l’orizzonte temporale, nel corso degli ultimi 9 anni il costo mensile delle abitazioni ha raggiunto il suo minimo nel 2014 (507 euro) e i livelli attuali (528 euro) sono ben lontani dai valori del 2009 (587 euro).

Detto ciò, e tornando ai dati odierni, emerge dal Rapporto che per una casa ammobiliata si pagano circa 586 euro al mese, con il prezzo che sale di 11 euro in presenza di un garage. I canoni medi si confermano più cari a Roma (789 euro) e Milano (938 euro), davanti a Firenze (652 euro), Venezia (631 euro), Trento (591 euro), Bologna (589 euro) e Napoli (572 euro). I prezzi più bassi sono invece quelli di Catanzaro (327 euro), seguita da Perugia (356 euro), Potenza (367 euro), Campobasso (391 euro) e Palermo (393 euro).

Ancora, il Rapporto afferma che è scesa dal 55,9 per cento del 2016 al 47,5 per cento del 2017 la quota di inquilini che ha scelto la casa in affitto come “abitazione principale”, mentre è di contro cresciuta la quota di lavoratori in trasferta (dal 27 per cento al 30,3 per cento) e degli studenti (dal 16,2 per cento al 20,1 per cento), che cercano appartamenti di grandi dimensioni per vivere in condivisione.

I capoluoghi in cui si sceglie l’affitto come abitazione principale in maniera più ricorrente sono Napoli (70 per cento) e Campobasso (80 per cento), mentre dall’altra parte troviamo Bologna (56,7 per cento) e Trieste (55 per cento), che sono quelle con la più alta percentuale di lavoratori in trasferta. Gli studenti sono invece maggiormente di casa a Bari (35 per cento), Firenze (40 per cento), Milano (35 per cento) e Trieste (40 per cento).

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