Costruzione: edilizia antisismica

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Dopo i differenti fenomeni sismici che hanno interessato il nostro paese, l’attenzione europea è cresciuta, tanto da elaborare i c.d. Eurocodici, norme per la costruzione in zone a rischio sismico, alle quali l’Italia ha l’obbligo di adeguarsi. Come si può immaginare tutte le nuove costruzioni sono obbligatoriamente vincolate a seguire le indicazioni della normativa sismica prevista dalle nuove Norme Tecniche. Sono trascorsi quasi dieci anni dalla pubblicazione su Gazzetta Ufficiale l'Ordinanza relativa ai "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica". La nuova classificazione sostituì la precedente, suddividendo il nostro territorio in quattro zone di sismicità che sono state individuate in base a valori decrescenti di “accelerazioni massime” al suolo. Il progettista strutturale non ha più possibilità di scegliere; per ogni nuova costruzione, sarà infatti sempre obbligatorio un analisi strutturale e di dimensionamento degli elementi del fabbricato, con parametri diversi a seconda della zona. Dopo i disastri intercorsi in Italia negli ultimi 4 anni, è stato previsto l’obbligo di verifica della staticità degli edifici pubblici strategici (ospedali, chiese, scuole, musei, punti) e sono stati previsti i principi per progettare, realizzare e collaudare edifici antisismici.

Il rischio per le nuove costruzioni va valutato

Prima di costruire un progetto nuovo, si deve valutare il rischio sismico della zona dove si ha intenzione di edificare. Inoltre bisogna valutare l’effetto della risposta sismica locale sulla base dell’analisi delle caratteristiche topografiche e del sottosuolo. Questo significa guardare a come reagisce la terra sottostante all’azione di un eventuale terremoto. La classificazione del rischio sismico va dal grado 4 (zone grigie), rischio minimo, a 1 (zone rosse), il grado più alto. La progettazione antisismica diventa obbligatoria dalla zona 3 alla 1.

La sicurezza delle abitazioni e degli edifici in generale è sicuramente una priorità, in particolare nelle zone a rischio sismico.

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