Grandi città, i prezzi delle case sono in aumento (quasi) ovunque

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Stando a quanto afferma un recente report condotto da Tecnocasa, i prezzi degli immobili nelle grandi città sono in aumento un po’ ovunque, anche se il dato manca di omogeneità. Risulta essere di particolare interesse scoprire che, comunque, il mercato sta mostrando incoraggianti segnali di ripresa, soprattutto nelle compravendite, piuttosto che sui valori commerciali.

Più nel dettaglio, secondo quanto suggeriscono gli ultimi dati dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, risalenti al primo semestre 2018, il mercato immobiliare italiano ha iniziato a fornire i più incoraggianti segnali di ripresa sul versante delle compravendite, e secondariamente dei prezzi e dei tempi di vendita, in diminuzione.

Prezzi case grandi città: crescita dello 0,9%

Lo studio Tecnocasa ha poi provveduto a confrontare alcuni indici legati al mondo della casa nelle grandi città, notando che in queste realtà i prezzi immobiliari hanno rilevato in media una crescita dello 0,9%.

Per quanto concerne un approfondimento più dettagliato per singole realtà urbane, ad avere l’incremento maggiore è stata Bologna, con una crescita del 4,6%, davanti a Milano, con un incremento del 3,8% in grado di confermare il capoluogo lombardo tra le migliori e più dinamiche realtà italiane per quanto attiene lo sviluppo dei valori del mattone.

Di contro, il ribasso più grave nei prezzi delle proprietà immobiliari lo si è registrato nella città di Palermo, che ha dovuto fare i conti con un passo indietro di periodo pari a – 1,5%.

Sul fronte delle compravendite, i dati si dimostrano sicuramente più dinamici. Qui l’incremento maggiore è stato riscontrato a Bari, dove le unità compravendute sono cresciute del 13,7%. Particolarmente brillanti anche le prestazioni di Verona (+8,2%) e di Napoli (+6,8%).

Tempi di vendita in calo

Risultati favorevoli sono emersi anche dal confronti dei tempi medi necessari per poter concludere un’operazione di compravendita dal momento in cui la proprietà immobiliare sbarca sul mercato.

Sui tempi di vendita, in particolar modo, è Bologna ad avere il dato con la migliore tempistica di vendita: nel capoluogo sono infatti sufficienti 97 giorni per poter vendere un immobile. La città è seguita a distanza da Milano, con il capoluogo lombardo che richiede circa 109 giorni per poter vendere un immobile. Non sfugge, peraltro, il fatto che proprio Bologna e Milano siano le città che – come dimostra la statistica di cui sopra – abbiano riportato il maggiore aumento dei prezzi nel periodo oggetto di considerazione. Evidentemente, due indicatori importanti per poter valutare compiutamente lo stato di salute del mercato immobiliare di tali territori.

Acquisto della prima casa

Tra gli altri dati utili del report, emerge come sia Genova la città che detiene la percentuale più alta di acquisti per la prima casa (88,7%) mentre – di contro – è Napoli la città in cui si acquista soprattutto per investimento (36,7%). Peraltro, proprio il capoluogo partenopeo, insieme a Milano, ha la percentuale più alta di acquisti di bilocali, mentre le grandi città tendono soprattutto a far registrare delle transazioni sul trilocale (36,7%).

Ancora, dallo studio emerge che se a livello nazionale l’età media di chi compra casa si aggira all’interno della fascia anagrafica tra i 35 anni e i 44 anni, a Milano la quota di giovani si alza, con il 35,2% delle operazioni che viene effettuata da chi appartiene alla fascia tra i 18 e i 34 anni, davanti a Torino, in cui la quota di coloro che acquistano casa e appartengono alla fascia tra i 18 e i 34 anni è pari al 29,7%. L’unica città a concentrare la percentuale più elevata di acquirenti tra l’età di 45 e quella di 54 anni è invece Bari, con una percentuale del 33,3%.

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