Immobiliare Roma, si attende la ripresa degli investimenti

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Stando a quanto suggeriscono gli ultimi dati forniti da Nomisma per Roma, nel periodo compreso tra marzo 2015 e marzo 2018, non stupisce osservare come il 46% dei principali interventi di sviluppo immobiliare abbia riguardato il capoluogo, e il 54% abbia invece interessato la provincia, con conseguente forte polarizzazione dell’interesse per Roma.

Diversamente da quanto osservato nel capoluogo lombardo, però, le operazioni previste e in corso hanno registrato una riduzione nell’ordine del 17% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Per quanto concerne lo stato attuativo degli interventi, una quota significativa delle iniziative in programma risulta ancora nella fase progettuale, ben lungi dall’esser in realizzazione e terminata, mentre quelle appaltate e in corso raggiungono il 9% nel capoluogo e circa il 17% nel resto della provincia.

Con riferimento ai settori di investimento, vi è una particolare divergenza tra i dati romani e quelli della provincia. In particolar modo, nella Capitalia prevalgono, con quote simili, gli interventi di natura residenziale e terziaria (rispettivamente pari al 37,4% e 30,5%), mentre nel resto della provincia si nota una evidente maggiore incidenza degli sviluppi nel terziario. Complessivamente a Roma e provincia, gli interventi monitorati a marzo 2018 sottendono investimenti per circa 6,6 miliardi di euro.

Più nel dettaglio, i dati Nomisma ci indicano che dei 6,6 miliardi di euro di investimenti effettivi e previsti a marzo, 3 miliardi di euro sono riconducibili al settore terziario, con una quota del 46%, davanti al settore residenziale con 2,3 miliardi di euro, o il 35%, e ancora il settore dei servizi con 1,1 miliardi di euro e il produttivo con 121 milioni di euro.

Si tenga infine conto, tra gli altri dati statistici di maggiore rilievo, i numeri legati alle previsioni di variazione dei prezzi a Roma nei settori residenziale, direzionale e commerciale, sempre secondo le stime di Nomisma. Si scopre così che a Roma l’incremento stimato per il 2018 nelle abitazioni è dello 0,2%, per poi salire all’1,0% nel 2019 e all’1,7% nel 2020. Per gli uffici la crescita stimata è negativa per -0,4% nel 2018, positiva dello 0,4% nel 2019 e dell’1,0% nel 2020. Nei negozi, infine, crescita negativa per -0,2% nel 2018, positiva per 0,6% nel 2019 e dell’1,2% nel 2020.

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