Mercato immobiliare: cosa è successo negli ultimi 10 anni

Mercato Immobiliare ...

Cosa è accaduto al mercato immobiliare nel corso degli ultimi 10 anni? Riassumerlo non è certo facile, visto e considerato che nel decennio ora trascorso sono accaduti avvedimenti in grado di determinare alterne fortune e, soprattutto, una ricalibrazione dei volumi di compravendite residenziali che sono oggi ancora lontane - pur in ripresa - rispetto a quanto avveniva prima della crisi di settore.

Per averne consapevolezza sia ad esempio sufficiente fare riferimento ai dati Tecnocasa, secondo cui il 2017 dovrebbe chiudersi con un volume stimato di compravendite residenziali pari a circa 550 mila unità, contro le oltre 800 mila unità del 2007, l'ultimo anno prima della crisi: già nel 2008, infatti, le transazioni di compravendita immobiliare residenziale crollarono a 684 mila unità, per poi passare a 609 mila unità nel 2009, stabilizzarsi a 611 mila unità nel 2010 e scendere poi a 598 mila unità nel 2011. Quindi, nel 2012, il nuovo crollo: le compravendite residenziali calano a 444 mila unità, e toccano lo storico minimo recente nel 2013, con 403 mila unità.

Dal 2014 in poi si assiste invece a una lenta risalita dei volumi. È infatti questo l'anno del ritorno alle 417 mila unità, che diventano 444 mila unità nel 2015 e quindi 528 mila unità nel 2016.

E il mercato creditizio? In questo frangente le banche hanno ovviamente perso preziosi margini di interesse determinati dalla perdita dei volumi, ma hanno prevedibilmente spostato il campo della competizione interbancaria dal comparto delle nuove erogazioni (sempre più scarse) a quello delle surroghe (sempre più vivaci).

Nel decennio in questione, infatti, sempre più italiani hanno potuto approfittare dei bassissimi livelli di tassi di interesse per poter sostituire il proprio mutuo in corso di ammortamento con un altro muuto a condizioni economiche più vantaggiose, approfittando magari dell'occasione per poter modificare la forma tecnica di tasso, da variabile a fisso.

E nel 2018? Nel nuovo anno è probabile che il trend che abbiamo avuto modo di apprezzare nel 2017 possa proseguire, con contenimento delle surroghe e crescita lieve delle nuove erogazioni, in un contesto di tassi ancora bassi...

Condividi questo articolo:

Articoli simili: