La Grecia e la nuova tassa immobiliare

La Grecia E La Nuova...

Ci sono volute tre ore di discussione tra i leader dei partiti che sostengono il governo greco per poter giungere ad una soluzione condivisa, per il bene del paese. L’accordo è stato finalmente raggiunto, prolungando anche per l’anno in corso il pagamento della tassa immobiliare straordinaria attraverso la bolletta dell’energia elettrica.

Il premier Antonis Samaras, leader di Nea Dimokratia (centro-destra), il socialista Evangelos Venizelos (Pasok) e Fotis Kouvelis di Sinistra Democratica hanno deciso di effettuare un concordato per non mettere a rischio la delicata situazione del paese.

Si è, quindi, deciso che la tassa immobiliare straordinaria, propria degli immobili che utilizzano energia elettrica, continuerà ad essere pagata anche nel 2012 con la bolletta per l’energia.

Il nome di tale tassa muta da tassa immobiliare straordinaria ad imposta immobiliare unica (Efa) e verrà ridotta del 10-15% a in base alla zona dove sorge l'immobile, l'anno di costruzione e la situazione economica del proprietario.

La base imponibile verrà allargata ad ogni tipologia di immobili, comprendendo anche quelli che sono privi della fornitura di energia elettrica, abitazioni abbandonate e in disuso, terreni da coltura e fabbricabili.

Il ministro delle finanze, Stournaras, ha spiegato che il meccanismo ideato per riscuotere la tassa immobiliare non sarà pronto per l’anno 2013 ma partirà con ritardo. E’, dunque, necessario un prolungamento per evitare che la falla creatasi nel bilancio dello Stato obblighi a cercare nuove misure di austerity, in un paese già fortemente colpito dalla crisi.

Dal 2014, il meccanismo della bolletta elettrica sarà sostituito da quello dell'agenzia delle entrate. Con un aumento del turismo si potrebbe migliorare la situazione economica del paese, servono dei cambiamenti strutturali in questo senso.

L'Europa dovrebbe e potrebbe dare un aiuto maggiore ai paesi in difficoltà, vedremo se verrano stanziati dei soldi in favore del popolo greco.

Condividi questo articolo:

Articoli simili: