Mercato immobiliare ungherese: pesano il covid19 e politica interna

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Il mercato immobiliare ungherese ha visto dei momenti decisamente positivi perché la richiesta di immobili era maggiore rispetto alla domanda andando ad aumentare l'interesse internazionale rispetto agli immobili del paese del centro Europa ma sembra che tutto stia cambiando ed in modo molto veloce tanto da ipotizzare che coloro che non avevano venduto nel momento giusto si ritroveranno ora ad affrontare dei problemi seri in termini di denaro perso. Di solito in queste occasioni ci si trova a rispondere in due modi: ci si fa prendere dalla paura di perdere troppi soldi e si cerca di vendere subito cercando di contenere le perdite oppure si mantiene il sangue freddo e si continua a mantenre il timone fermo sul proprio investimento aspettando momenti migliori. Perché il mercato ungherese si è trovato di fronte ad una caduta così rovinosa per l'avverarsi di due pessimi avvenimenti ovvero l'arrivo del covid19 ed il governo Orban. Queste sono due cause completamente sciolte tra loro ma che hanno creato uno stato di agitazione non solo tra gli investitori interni ma anche verso quelli esterni facendo crollare i prezzi degli immobili. Ormai in ogni notizia riguardo il mercato immobiliare c'è sempre il coronavirus perché, come purtroppo sappiamo molto bene, la pandemia sta cambiando il nostro mondo ed il nostro modo di vivere quindi è normale che anche gli affari siano pesantemente colpiti.

L'emergenza sanitaria ed il crollo del mercato immobiliare ungherese

Per comprendere nel migliore dei modi possibili l'entità di questa catastrofe economica è sufficiente tenere presente che le quotazioni immobiliari ungheresi sono tornati ai livelli del 2013 anno in cui vi fu un calo vertiginoso. Solo alla fine del 2019 le cose sembravano dover, ancora per molto tempo, andare a gonfie vele ancora per molti anni ed invece i sogni sono stati infranti nel giro di pochi mesi arrivando a chiudere solo 5971 contratti nel mese di aprile creando una serie di problemi anche abbastanza elevati per gli investitori, le aziende che vivono di edilizia e tutto l'indotto. Naturalmente è presto per parlare di problemi permanenti all'economia anche se ciò che riguarda la pandemia non è facilmente controllabile. Si parla di cinquantotto punti percentuali di flessione arrivati in modo repentino dopo vari mesi positivi consecutivi quindi una frenata molto repentina. Al coronavirus poi si sono aggiunte una condizione economica e politica molto complicata che ha prodotto non pochi problemi all'immobiliare.

Due anni davvero interessanti per gli immobili ungheresi che hanno creato una corsa al mattone ungherese

Il 2018 ed il 2019 sono stati due anni davvero molto interessanti per coloro che investono nel mattone perché l'andamento del mercato in questo paese era passato dagli ottimi sedici punti percentuali a diciassette. Le cose nella capitale erano andate ancor meglio tanto che due anni fa l'incremento era arrivato a quasi venticinque punti percentuali con una diminuzione, anche se poco importante, l'anno dopo arrivando a ventidue punti e mezzo. Ma durante il secondo semestre del 2019 il valore era già calato di dieci punti. Un mercato che in effetti si trovava in una posizione molto vantaggiosa grazie alla presenza di un alto livello di occupazione e degli stipendi. Il tutto è stato reso più facile dai bassi tassi e da un ottimo risparmio delle famiglie. C'è quindi un problema che potrebbe aggravare ancora di più la situazione del mercato andando a far crollare ancora di più i prezzi ovvero l'Hungarian Government Security Plus che sta inghiottendo sempre di più i risparmi degli ungheresi. Il MAP+ è un particolare prodotto finanziario offerto dalla MNB, Hungarian National Bank, con il quale vengono finanziate varie operazioni per la sicurezza interna. Questi titoli sovrani stanno fagocitando il risparmio bancario e con questo anche l'interesse per il mercato immobiliare andando ad aumentare la discesa del mattone.

Quali sono le prospettive di questo mercato per il futuro?

Il futuro sembra essere quanto mai incerto perché non si sa bene cosa potrebbe accadere perché si deve tenere presente anche senza la pandemia da covid19 perché le scelte del governo stanno abbattendo la richiesta interna di immobili. Ciò è possibile perché il MAP+ sta disincentivando l'acquisto di immobili a fine di investimento ma nello stesso momento è necessario tenere presente che le giovani coppie stanno trovando notevoli problemi per l'acquisto della prima casa. La situazione è stata peggiorata dal covid19 e dal conseguente calo dei cantieri che va a creare altri problemi che sono stati peggiorati dalla presa dei pieni poteri del primo ministro Viktor Orbàn. Naturalmente sul futuro non si può dire nulla di conclusivo tranne che è necessario attenderlo e prepararsi ad ogni evenienza.

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