Decreto Monti: obbligo ai professionisti di preventivi scritti e chiari

Il provvedimento adottato dal Governo Monti ha segnato un cambiamento significativo per i professionisti italiani, eliminando i privilegi delle tariffe professionali minime e obbligando alla trasparenza dei costi. Questo cambiamento riguarda numerosi settori, tra cui avvocati, geometri, architetti e notai, e segna un passo importante verso la liberalizzazione dei servizi professionali.
Fino a poco tempo fa, molti professionisti si avvalevano di tariffe minime imposte per legge, che fissavano un prezzo di riferimento per ogni tipo di prestazione. Questo sistema aveva favorito i professionisti più affermati, che godevano di una sorta di "privilegio" per il quale venivano riconosciute le loro competenze a prescindere dai risultati effettivi ottenuti. Al contrario, i consumatori si trovavano spesso a dover pagare parcelle elevate, senza alcuna garanzia di qualità o risultato.
Con l'introduzione delle nuove normative, oggi i professionisti sono obbligati a rilasciare un preventivo scritto per ogni prestazione, il che rappresenta un vero e proprio patto preventivo tra il professionista e il cliente. Questo significa che prima di qualsiasi prestazione, il cliente deve sapere esattamente quanto pagherà e cosa riceverà in cambio. Non più tariffe imposte, ma un accordo chiaro e trasparente.
Le modifiche normative e la trasparenza nei costi
Nel 2010, il legislatore aveva già iniziato ad intervenire su altre categorie professionali, come gli agenti immobiliari, abolendo il sistema delle tariffe minime e dei privilegi di settore. Un altro passaggio significativo è avvenuto nel 2012, con l'approvazione del Decreto Monti sulle liberalizzazioni, che ha reso obbligatorio, per tutte le categorie professionali, l’accordo scritto sui costi delle prestazioni.
In particolare, l'articolo 8 del Decreto Monti ha introdotto l'obbligo per i professionisti di concordare in forma scritta con i clienti il preventivo per la prestazione professionale. Si tratta di un obbligo deontologico che, se non rispettato, può comportare sanzioni disciplinari. Il preventivo deve anche contenere informazioni sulla copertura assicurativa per la responsabilità professionale e il relativo massimale.
Anche i notai sono stati coinvolti dal decreto, con l'introduzione di regole più trasparenti. In passato, i notai si trovavano spesso a formare un vero e proprio "cartello" per mantenere i prezzi al di sopra di una certa soglia minima, impedendo ai consumatori di ottenere servizi a costi più contenuti. Il Decreto Monti ha imposto l’abolizione di queste tariffe, dando ai consumatori maggiore libertà di scelta.
Cambiamenti normativi e il ruolo del giudice
Un altro importante aspetto del Decreto Monti riguarda la modifica del codice civile, in particolare l'articolo 2233, che riguarda la determinazione del compenso da parte del giudice in caso di mancato accordo tra le parti. Fino a prima della modifica, il giudice si basava sulle tariffe professionali e sul parere delle associazioni di categoria per determinare l'importo del compenso. Con le nuove regole, il giudice dovrà determinare il compenso in base alla qualità e all’effettiva prestazione offerta dal professionista, anziché fare riferimento a tariffe fisse.
Supporto delle associazioni dei consumatori
Le associazioni dei consumatori sono state pronte a supportare i cittadini nell’attuazione di queste nuove normative, aiutandoli a comprendere i diritti e gli obblighi derivanti dalle modifiche introdotte. In particolare, le associazioni forniscono consulenza legale e assistenza per assicurarsi che i consumatori possano scegliere i professionisti in modo informato e consapevole.