Milano locomotiva dell'immobiliare italiano
Il mercato immobiliare italiano si sta lentamente e gradualmente riallineando, ma non tutte le macro aree della Penisola stanno conducendo le stesse progressioni. Su tutte, pareri piuttosto positivi sembrano ascriversi per Milano, probabilmente la principale locomotiva dell'immobiliare italiano, e non solamente per quanto attiene gli investimenti corporate.
Cerchiamo di tracciare qualche tratto distintivo. Nel capoluogo lombardo i prezzi delle case sono rimasti immutati nel corso dell'ultimo anno, ma sono ancora più bassi rispetto a quanto fosse riscontrabile dieci anni fa, visto e considerato che - dati della Camera di Commercio e della Fimaa alla mano - il prezzo medio del nuovo a Milano in classe energetica A o B sarebbe pari a 4.805 euro al metro quadro, lo stesso dello scorso anno e più basso dello 0,9% del 2006.
Per quanto attiene le compravendite, le transazioni nel 2016 sono state pari a 22 mila unità, in aumento del 21,9% rispetto al 2015 e quattro volte maggiori rispetto al 2014, quando Milano aveva fatto riscontrare un avanzamento del 5%. Di contro, i prezzi sono intanto rimasti stabili in tutte le zone centrali della città, e sono più bassi nelle zone all'interno della Circonvallazione, e sono aumentati dello 0,4% nelle zone dei Bastioni.
Sul fronte delle singole zone, San Vittore è quella più quotata con un incremento dell'1,5%, davanti a Conca del Naviglio e Porta Genova con l'1,4% e quindi i Navigli e viale Cassala con l'1,1%. Per quanto invece riguarda le zone che hanno dato seguito alla maggiore contrazione dei prezzi, si trovano Carbonari-Maggiolina con -3,1%, Lambrate -1,8%, Piazzale Accursio -1,7%, Udine -1,6% e Selinunte-Rembrandt a -1,4%
Spostandoci infine agli affitti, nonostante Milano sia ancora la piazza più cara d'Italia, le locazioni sono cresciute del 2,9% in sei mesi e del 3,7% in un anno. Andare in affitto oggi costa tuttavia il 12% in meno rispetto ad appena cinque anni fa. In testa all'aumento dei prezzi delle locazioni troviamo la metratura più piccola, con i monolocali che fanno registrare un incremento del 3,4%, i bilocali del 2,9%, i trilocali del 2%, i quadrilocali del 2,7%.
Buone notizie anche sul fronte dei mutui, con una maggiore e certificata "generosità" delle politiche creditizie della banche, evidentemente meglio propense a erogare mutui rispetto al passato.