Prezzi immobiliari ancora in difficoltà per Bankitalia
Nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria, Banca d’Italia ha evidenziato come i prezzi delle case siano scesi anche nel corso del 2017, nonostante l’incremento delle compravendite e la graduale riduzione dello stock di immobili residenziali invenduti. Le previsioni per il 2018 non sono certamente di particolare positività, considerato che la ripresa dei prezzi sarà molto debole. Ad ogni modo, non mancano nemmeno le valutazioni evidentemente positive.
Bene i mutui
Per quanto concerne i mutui, ad esempio, Bankitalia nota che i tassi di interesse applicati alle operazioni di finanziamenti continuano a diminuire, e che le famiglie hanno preso spunto da tale condizione per poter generare un immediato vantaggio, anche rinegoziando le condizioni applicate ai prestiti immobiliari già in essere.
La quota dei mutui a tasso fisso continua a crescere, salendo di oltre 10 punti percentuali negli ultimi tre anni, grazie a una convenienza storica difficilmente ripetibile. Il valore medio degli interessi sui finanziamenti con scadenza a 20 e 30 anni, è pari all’1,92%, con un nuovo calo nel mese di marzo.
Chi compra sta insomma preferendo ancora una volta l’indebitamento a tasso di interesse certo. Un modo per poter congelare l’onerosità complessiva del proprio mutuo, contando sul fatto che difficilmente i tassi scenderanno ancora, mentre è probabile che già nel corso dei prossimi 2-3 anni si possa assistere a un rimbalzo che andrebbe a pregiudicare la convenienza di lungo termine dei mutui a tasso di interesse variabile.
Per quanto riguarda la già citata convenienza, riteniamo comunque che un indebitamento a tasso di interesse variabile possa essere meritevole di attenzione sul breve termine, per piani di indebitamento inferiori a 5-10 anni, mentre per quanto concerne i mutui a più ampia estensione temporale, sarebbe opportuno puntare con decisione sul tasso di interesse fisso.
Le previsioni dei prezzi
Per quanto infine concerne uno sguardo ai prezzi immobiliari, qualche segnale di ripresa sembra già essere riscontrabile in buona parte della penisola. Tuttavia, il rimbalzo dei valori di mercato sembra essere lieve e abbastanza disarticolato su tutto il territorio. Rimandando, probabilmente, al 2019, ogni velleità di una più omogenea e positiva crescita dei valori con i quali vengono concluse le transazioni immobiliari.