Sono riprese le transazioni commerciali straniere in Italia
Il mondo sta a guardare con massimo interesse all’Italia. Nel 2013 i protagonisti delle transazioni commerciali immobiliari sono stati gli investitori che avevano scelto l’Italia per investire o che si erano rivolti altrove per la crisi del 2008.
Il mondo descritto dal Direttore dell’Agenzia ICE, Roberto Luongo nel corso del Seminario “Italian real estate: new supply, new demand”, che si è svolto a Cannes il 13 marzo nella cornice della 25° edizione del MIPIM (Salone del Mercato Immobiliare Internazionale), non è negativo. E’ vero che l'Italia non sta risalendo velocemente la china come Francia, Germania e i principali competitor europei, gli operatori del settore sembrano, però, più ottimisti rispetto agli anni di piena crisi e vedono non pochi segnali di ripresa.
Luongo ha dichiarato che “Gli investitori stranieri considerano l’offerta commerciale immobiliare del nostro Paese particolarmente interessante, grazie alla sua stabilità, agli assets di qualità e ai prezzi idonei, e questo è un trend destinato a continuare.”
Le conferme sono giunte anche dalle indagini di settore, stando al real estate nel 2013 ha registrato il valore massimo di transazioni commerciali dal 2008, per un valore di 4.7 miliardi di euro, in crescita dell’88% rispetto al 2012.
Non bisogna lasciar perdere la possibilità di agganciare questa ripresa, sostiene l'Ance che, nella veste del Presidente Paolo Buzzetti, che partecipava all'incontro, ha rilevato come sia necessario un intevento per consentire ai nostri imprenditori di conquistare grandi commesse all’estero e di essere presenti in 80 paesi. Ciò che manca sono le regole. L’investitore straniero non attende mesi o anni per avere un permesso. Se ciò accade, quest’ultimo non investe direttamente. Bisogna agire sulla burocrazia, ostacolo per molte attività.
Sono stati poi presentati dei progetti di valorizzazione dei beni pubblici e misure per la promozione degli investimenti.
Bisogna semplificare per poter velocizzare l'investimenti nel settore immobiliare, molti ancora non si rendono conto dei danni e dei soldi persi causati da questi rallentamenti.