Nuove costruzioni in India

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La Tata Consultancy Services, una delle maggiori aziende di informatica presenti in India, ha costruito di recente un campus per 24.000 dipendenti, non lontano da Chennai.

La Infosys, che è la compagnia concorrente, ha cercato di allargare le proprie sedi. Intanto le università, tra cui l’Indian Institute of Technology, hanno aperto nuovi campus nella regione del Patna. Sono, inoltre, previste 400 nuove scuole, 14 grattacieli e nuove strutture commerciali.

C’è un vero e proprio boom edilizio in India. Uno studio ha rilevato come il settore delle costruzioni sarà portato a crescere in maniera esponenziale in futuro, andando a raddoppiare il volume degli affari. Il Paese è ad un momento importante e l’India deve risolvere due problemi importanti: la carenza di elettricità e la sicurezza energetica. Lo scorso anno l’India ha sofferto di diversi black out.

Il 30% dell’energia dell’India è per ora consumato dagli edifici, e le nuove costruzioni potrebbero diventare un problema energetico, se mal progettati. Così come ampliare le costruzioni potrebbe diventare un modo per ridurre gli sprechi, creando efficienza. Tale è la tesi del NRDC, associazione no profit per la tutela ambientale.

Si sta studiando una strategia cercando di pianificare nuove centrali alimentate a carbone, progettando, ad esempio, dighe idroelettriche e fonti di energia solare e rinnovabile.

La via migliore è sicuramente quella dell’efficienza energetica. L’India potrebbe, infatti, risparmiare 42 miliardi di dollari riducendo gli sprechi energetici degli edifici. Questo permetterebbe di costruire nuovi impianti e ridurre l’inquinamento atmosferico, andando a migliorare l’intera vita dell’ecosistema del paese.

Ridurre i livelli d'inquinamento è sicuramente importante, gli altri paesi fare altrettanto.

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