Prezzi case lusso, crescita attenuata dall'incertezza economica

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L'ultimo indice Prime Global Cities Index di Knight Frank, un indicatore attendibile che segue l'andamento dei prezzi residenziali degli immobili di lusso in 46 città internazionali, è aumentato dell'1,4% su base annua durante il mese di giugno 2019, in leggero aumento rispetto all'1,3% dell’aggiornamento compiuto a marzo 2019, ma comunque significativamente inferiore alla media quadriennale del 3,8% anno su anno.

Sebbene Berlino sia in testa all'indice, afferma la nota diramata da Knight Frank, il suo tasso di crescita annuale è rallentato dal 14,1% nel marzo 2019 al 12,7% nel giugno 2019. Francoforte, a titolo di confronto nazionale, ha invece visto crescere i prezzi annuali dal 9,6% al 12,0% nello stesso periodo. Tuttavia, con prezzi di primo piano qualitativo a Berlino e Francoforte attualmente intorno a 11.500 euro al mq e a 13.500 euro al mq – rispettivamente- i valori rimangono competitivi secondo gli standard europei.

Insomma, dallo studio Knight Frank possiamo principalmente dedurre che:

  • Berlino è la città con il più alto tasso di crescita annuale dei prezzi;
  • la crescita media annua dei prezzi primari in 46 città è dell'1,4%;
  • 26,3 punti percentuali separano la città più con la migliore prestazione e quella con le prestazioni più deboli;
  • il 78% delle città ha registrato un aumento del prezzo di prima qualità nell'arco di 12 mesi.

Introdotto quanto sopra, evidenziamo come 35 delle 46 città monitorate dall'indice (76%) hanno registrato una crescita dei prezzi nell'anno fino a giugno 2019. Degli undici che hanno visto i prezzi in calo rispetto all'anno precedente, Istanbul (-9,9%) e Vancouver (-13,6%) sono stati i mercati con le prestazioni più deboli. Sei città europee si collocano ora nella top ten, in calo rispetto alle sette dell'ultimo trimestre, mentre Edimburgo (4,3%) ha visto una moderata crescita dei prezzi che l'ha portata al 12° posto. Madrid e Parigi seguono percorsi simili, registrando rispettivamente una crescita annua del 5,2% e del 5,0%. In entrambi i casi, la media nasconde variazioni a livello di quartiere.

Per esempio, a Madrid, aree come Chamberí e distretti non prioritari esterni stanno ottenendo ottimi risultati. A Parigi, la riva sinistra, in particolare il 6° e il 7° arrondissement, si stanno ora stabilizzando, in una pausa di riflessione, dopo aver assistito ad una crescita dei prezzi dell'11% dal 2017, mentre il 18° continua la sua traiettoria ascendente.

Nella Cina continentale, città di primo piano come Pechino (4,5%) e Guangzhou (2,7%) hanno registrato un rafforzamento della crescita dei prezzi prime nella prima metà del 2019, mentre cresce l'ottimismo sul potenziale allentamento delle politiche abitative, anche se le autorità hanno ribadito la loro posizione contro la speculazione.

A Hong Kong (0%), l'apertura di diversi progetti infrastrutturali transfrontalieri, che dovrebbero rafforzare nel tempo i legami economici nel delta del Pearl River Delta, non è riuscita a contrastare le preoccupazioni immediate per la guerra commerciale e le divergenze politiche tra Stati Uniti e Cina.

Sempre in Asia, il mercato principale di Singapore (0,9%) rimane sotto controllo, dato che gli acquirenti si adeguano all'ultima tornata di regolamenti, ma nonostante ciò, nel 2019 sono stati finora raggiunti prezzi di vendita record.

Il rallentamento della crescita economica spiega l'ondata di tagli dei tassi di interesse che si è manifestata negli ultimi tre mesi, mentre i responsabili di politica monetaria cercano di stimolare la crescita. Molto dipenderà dai prossimi tre mesi con forti venti contrari all'orizzonte: sulla base di tale riflessione, gli analisti si attendono che l'indice si modererà ulteriormente i propri nella seconda metà del 2019 prima di rafforzarsi nel 2020. Ma sarà realmente così? Lo scopriremo con il prossimo aggiornamento trimestrale!

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