Come reagire alle provocazioni reiterate dei condomini?

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Spesso abitare in un condominio può voler dire affrontare alcuni problemi. Può, dunque, capitare di imbattersi in alcune aggressioni di carattere fisico o psicologico. Abbiamo immaginato una sorta di situazione tipo, per cercare di capire come, in base alle ultime normative, ci si possa comportare. Immaginiamo appunto il caso della signora Barbara la quale viene sottoposta continuamente a provocazioni, violenze psichiche da parte dei vicini di casa, con atteggiamenti del tutto irrispettosi.

Cerchiamo quindi di rispondere ad un interrogativo fondamentale. Come ci si può comportare di fronte a tali provocazioni, soprattutto, laddove, anche la presenza dell’amministratore, nulla sempre sedare. In caso di atti denigratori ripetuti, siamo di fronte ad un caso di stalking?

I rapporti tra i condomini, va detto subito, esulano dai poteri dell’amministratore, in quanto, quest’ultimo non possiede alcun mezzo per poter intervenire modificando i comportamenti dei singoli. Le sue attività, invece, riguardano la gestione e l’utilizzo delle parti comuni. L’unica cosa da fare in questi casi è ricorrere all’autorità di Pubblica Sicurezza (Polizia) o ai Carabinieri. All’inizio si può chiedere un intervento bonario ed informale, per poter far cessare i comportamenti suddetti. Se gli atteggiamenti, però, persistono, presentare una denuncia, ricorrendo quindi all’assistenza e all’azione legale.

Perché si possa parlare di stalking, vi devono essere una serie di atteggiamenti afflittivi e persecutori verso una persona, che siano in grado di creare ansia e paura. La persecuzione dello stalking avviene attraverso dei tentativi continuati di comunicazione verbale, scritta, intrusioni e appostamenti nella vita privata altrui.

In questi casi è opportuno ricorrere alla denuncia e all’assistenza di un legale.

Se avete questo genere di problemi ora sapete come comportarvi.

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