Saldo e stralcio immobiliare: quanto offrire?

Saldo E Stralcio Imm...

In questo articolo andremo ad analizzare un aspetto fondamentale del saldo a stralcio, ovvero l’offerta; sapere quanto offrire per un saldo a stralcio immobiliare è fondamentale per la buona riuscita dell’azione che si intende fare.

Quando un debitore non è in grado di adempiere ai propri obblighi nei confronti di un creditore e diventa insolvente, può trovarsi di fronte a un pignoramento o cercare di vendere il proprio bene all'asta per saldare il debito ed evitare che la propria casa finisca all’asta. Tuttavia, spesso questa soluzione risulta impraticabile, in quanto il processo di vendita di un immobile può richiedere tempi maggiori rispetto a quelli che si dispongano e si rischia di “svendere” l’immobile per venderlo nel minor tempo possibile; in questo modo il venditore, nella maggior parte dei casi, non riuscirebbe a coprire il debito residuo e non risolverebbe definitivamente il problema; anche la vendita all’asta potrebbe sfociare in questa situazione, per questo motivo, spesso le banche accolgono la proposta del saldo e stralcio.

 Il saldo e stralcio immobiliare è un processo in cui il debitore si offre di pagare un importo ridotto al creditore per saldare e cancellare il debito originario; clicca sul link se vuoi sapere tutta la procedura del saldo e stralcio.

L’azione del saldo e stralcio consiste nel concordare con la banca o i creditori un prezzo di vendita inferiore per l'immobile, che consente di saldare il debito e ottenere lo stralcio della propria posizione debitoria senza conseguenze negative, liberando così la casa in procinto di pignoramento.

 Attraverso il saldo e stralcio, il debitore potrà richiedere la cancellazione del suo nome dalla lista dei cattivi pagatori, affinché possa accedere nuovamente a prestiti e finanziamenti liberamente.

Se il debitore e la banca si accordano sulla somma per il saldo e stralcio immobiliare, bisognerà rivolgersi ad un notaio che procederà con il rogito per il pagamento del prezzo e la rinuncia agli atti in giudizio da parte della banca.

Quando ad esempio una famiglia accende un mutuo per l'acquisto di una casa, può accadere che circostanze impreviste le impediscano di rimborsare le rate del mutuo; in questo caso, la banca può procedere al pignoramento e iniziare l’iter che porterà la casa all’asta. In questi casi, il proprietario di casa può difendersi raggiungendo un accordo con la banca per pagare un importo inferiore a quello originariamente dovuto, ovvero proporre il saldo e stralcio. In questo modo, la differenza tra l'importo originario e quello ridotto pagato diventa un credito inesigibile. D'altro canto, se non si raggiunge un accordo e il debito rimane insoluto, il creditore può avanzare ulteriori richieste. Anche nel caso in cui l’immobile vada all’asta e l’importo ottenuto dalla vendita non copre il debito, la banca potrà rivalersi ancora sul debitore. 

Nel caso del saldo e stralcio spetta al debitore proporre una transazione che può essere accettata o rifiutata dalla controparte in base a quanto ritenuto conveniente.

Se ti stai chiedendo nel saldo a stralcio immobiliare quanto offrire,  devi sapere che molte persone  hanno avuto difficoltà a determinare l'importo appropriato da proporre durante le trattative di saldo e stralcio; questa sensazione di incertezza è comprensibile, soprattutto per chi non ha esperienza in questo tipo di trattative. Quando si decide l'importo di una transazione, ci sono vari fattori da considerare, tra cui quella di considerare quanto può fruttare la vendita all’asta dell’immobile; solitamente per un immobile “molto appetibile” non si può scendere al di sotto del 90% del debito residuo; se invece l’immobile è collocato in una zona non ricercata o non attrae molta richiesta è possibile proporre anche il 70% del debito residuo. In parole povere, per sapere quanto offrire in un saldo e stralcio occorre fare una serie di valutazioni, che potrebbero richiedere l’ausilio di un esperto.

Anche se può sembrare improbabile che un creditore accetti un accordo di questo tipo, in realtà ci sono diversi vantaggi per entrambe le parti coinvolte.

Da parte del creditore accettare il saldo a stralcio potrebbe essere un vantaggio in quanto il pignoramento comporta una serie di problematiche, tra cui i costi che l'entità dovrà sostenere a meno che non li recuperi dal debitore al termine del processo e a riduzione del valore di circa il 20% e ulteriori tagli in caso di asta deserta, oltre a lunghi tempi di attesa. 

Ovviamente, anche per il debitore, il saldo e stralcio implica dei notevoli vantaggi, tra cui pratiche burocratiche del pignoramento, l’iscrizione del suo nome al CRIF e la svalutazione del suo immobile.

Quando si tratta di saldo e stralcio di beni immobili, il debitore può proporre al proprio creditore un importo di "cancellazione" tramite un consulente. Il creditore deve valutare la proposta e decidere se è soddisfacente rispetto ad altre forme di rimborso come la vendita all'asta. Se il creditore è d'accordo, l'immobile viene rimosso dalla vendita all'asta. Successivamente, l'atto viene presentato in tribunale e, una volta ricevuto il pagamento previsto, il creditore firma una rinuncia agli atti giudiziari. Il giudice informerà quindi il tribunale dell'estinzione del debito.

Quando si propone il saldo e stralcio, l'importo proposto e la probabilità che il creditore riesca a recuperare il proprio credito attraverso il pignoramento e la vendita all'asta della casa del debitore sono fattori importanti. La vendita di una casa all'asta è di solito l'ultima risorsa per le banche, poiché il prezzo d'asta è spesso significativamente inferiore al prezzo di mercato, fino al 30-40%. In caso di asta infruttuosa, il tribunale può ordinare nuove sessioni di vendita, con una riduzione del 25% del prezzo di vendita rispetto al valore iniziale. Le banche sono consapevoli della possibilità statistica di successo delle aste e della percentuale media del valore iniziale che possono aspettarsi di recuperare.

L'opzione del saldo e stralcio è spesso più attraente a causa del basso valore di rimborso stimato e del breve periodo di tempo per il rimborso. Il potenziale profitto di una vendita all'asta dipende da vari fattori, come il valore della posizione, i servizi nelle vicinanze, i debiti o le tasse in sospeso, i difetti della proprietà e le ipoteche. Gli esperti immobiliari valutano le caratteristiche dell'immobile per determinare un valore adeguato che soddisfi il creditore. A tal fine, organizzano una visita con l'ufficiale giudiziario per esaminare le caratteristiche dell'immobile.

Nel caso di una casa, la sua ubicazione gioca un ruolo importante nel determinare il suo valore di stima e il potenziale profitto che si può ottenere dalla vendita all'asta. Una casa situata nel centro della città ha probabilmente un valore di stima più elevato e maggiori possibilità di ottenere un profitto sostanziale dalla vendita all'asta. Al contrario, una casa situata in periferia è meno richiesta e può essere più facile da vendere grazie alla sua economicità.

Il processo di liquidazione dei debiti prevede una negoziazione tra il debitore e i creditori, che sfocia in un accordo di saldo e stralcio. Questo accordo non è un diritto del debitore, ma piuttosto un accordo reciprocamente vantaggioso che richiede la negoziazione con tutte le parti coinvolte. I consulenti immobiliari agiscono per conto del debitore per proporre soluzioni che soddisfino tutte le parti e continuano a negoziare con i creditori fino al raggiungimento di un accordo. Affinché l'accordo transattivo sia efficace, tutti i creditori devono accettarlo, impedendo ulteriori richieste. Inoltre, i consulenti lavorano per ottenere dai creditori un documento che rinunci alla possibilità di far valere il debito originario in futuro. In generale, il successo di una transazione richiede un'abile negoziazione e la collaborazione di tutte le parti coinvolte.

Data la delicatezza del processo e la sua imprevedibilità, è consigliabile rivolgersi a esperti di negoziazione e se un creditore non accetta la proposta di transazione, può comunque offrire delle controproposte; sebbene il saldo e stralcio sia un'opzione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte, non è molto conosciuta e spesso viene trascurata.

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