Social Housing: edilizia sociale residenziale cos'è e come funziona

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Tra le nuove costruzioni vediamo il fenomeno dell’edilizia sociale si diffonde sempre di più sul territorio italiano in risposta ad un crescente disagio economico-finanziario che ha colpito gran parte della popolazione. Cause di questo problema sono, nel nostro Paese, un aumento in percentuale, tra le più alte d'Europa, di case di proprietà e il mercato degli affitti troppo rigido. Il protrarsi della crisi economica ha portato a sviluppare delle attenzioni verso il concetto della casa pensando a modelli basati sulla sostenibilità e sullo sviluppo sociale.

In Italia un grande numero di famiglie, non potendo ricorrere a soluzioni immediate, sono costrette a vivere in contesti in cui il disagio abitativo è molto elevato:

  • il 10% ha difficoltà nel pagamento delle utenze, mutui o affitti;
  • il 20% vive in case non adeguatamente in regola, danneggiare e senza riscaldamenti;
  • circa il 60% non può affrontare le spese della casa perché sono un carico pesante da sostenere.

Il problema dell’abitare una casa, dalle fasce più deboli della popolazione, si è esteso ad un ampia fascia di persone che pur avendo un reddito ha problemi ad accedere al mercato, dai giovani che non riuscendo a comprare casa sono costretti a rimanere a casa con la famiglia o ricorrono ad un affitto in periferia. Ma le stesse condizioni sono vissute da famiglie monoparentali, anziani o single.

È una grande fascia di mezzo composta da persone che da un lato non hanno facoltà di comprare una casa e dall’altro non possono accedere alle “case popolari” perché il loro reddito risulta nella media. È per questo motivo che strumenti di sostegno come il concetto di social housing stanno prendendo sempre più piede.

Social Housing: cos’è?

Con il Social Housing si intende un tipo di intervento immobiliare e urbanistico che si traduce con edilizia sociale residenziale o edilizia sociale. Si tratta di un progetto abitativo che vuole risolvere diverse problematiche attraverso un’unica soluzione pensata su misura, volta ad aiutare quel bacino di persone che hanno un basso reddito. Considerando fattori non solo edilizi ma anche sociali:

  • emergenza abitativa;
  • accesso ad alloggi ad alta efficienza energetica sia in affitto sia in acquisto;
  • spazi condivisi, sia interni sia esterni, per creare collettività ed integrazione;
  • ricerca e innovazione sociale con percorsi volti alla formazione dell’autonomia;
  • creazione di condizioni per una integrazione positiva con il quartiere;
  • progettazione di spazi aperti condivisi con la città in modo da facilitare l’integrazione.

La mancata efficienza di gestione e vendita degli immobili pubblici non ha consentito di generare sufficienti risorse che potessero garantire abitazioni a prezzi sostenibili per tutte le fasce di popolazione che hanno interesse all’acquisto o affitto di un immobile. Così il social housing rappresenta un’opportunità che si fa strada all’interno di queste difficoltà apportando soluzioni diverse.

In sostanza è una soluzione a metà tra l’edilizia popolare e le proprietà private impegnate a prezzo di mercato. Gli obiettivi di questi progetti di edilizia sociale sono quelli di creare un’offerta alternativa al mercato con prezzi calmierati che non superano il 30% massimo dello stipendio percepito, garantendo un buono standard qualitativo della vita, sia a livello di alloggio sia di integrazione sociale attraverso gli spazi comuni.

Differentemente dall’edilizia residenziale pubblica che utilizza criteri di assegnazione tramite liste e graduatorie, con il social housing si fa attenzione alla creazione di una comunità ricca ed equilibrata, venendo incontro alle peculiarità e ai bisogni di una comunità.

A chi si rivolge il social housing?

I progetti di edilizia sociale residenziale si rivolgono a quel bacino di persone del ceto medio che pur percependo un reddito non possono permettersi di affrontare spese a livello di mercato. Seguendo delle macro categorie possiamo fare riferimento a questa lista:

  • nuclei famigliari con basso reddito;
  • persone anziane in condizioni economiche non favorevoli;
  • giovani coppie;
  • studenti maggiorenni fuori sede.

Come funziona il social housing?

L’edilizia sociale si comporta come un affitto qualsiasi. Attraverso il social housing le case vengono affittate a chi ne ha il diritto, con un normale contratto di locazione residenziale solitamente 4 anni + 4 anni.

C’è da fare attenzione a non confondesi con l’edilizia popolare perché segue criteri del tutto differenti: assegnazione delle case a quella popolazione che risulta avere un reddito basso o nullo; non considera gli aspetti della sostenibilità abitativa in efficienza energetica, rispettando quelli che sono i principi della bioarchitettura tanto meno quella legata all’inclusione sociale con la creazione di spazi condivisi e aree verdi.

Social housing: i requisiti per accedere agli appartamenti

I requisiti per accedere ad un appartamento in una social housing dipendono strettamente dall’Isee della singola persona o dell’unità famigliare. Il reddito in questione non deve essere troppo basso o nullo, per il quale è prevista l’assegnazione di una casa popolare. Indicativamente parlando dovrebbe avere quella quota che superi la fascia reddituale bassa, parlando di un reddito superiore ai 15.000 euro annui o che comunque non abbastanza alto da permettere l'affitto di immobili a prezzo di mercato.

Non ci sono dei requisiti reddituali fissi in quanto il mercato è strettamente variabile. Proprio per le fluttuazioni la soglia massima di reddito valida non supera i 30.000 euro annui.

Affitto o acquisto? Cosa si può fare con una social housing

Dalle normative che regolamentano i progetti di social housing sono previsti gli acquisti degli immobili al fine di destinarli in locazione come previsto dalle stesse. L'acquisto avviene come ogni compravendita edilizia: si acquista con un regolare atto notarile nel quale devono essere espressamente dichiarati i vincoli imposti per l’utilizzo della casa, e tutti gli articoli di legge e gli enti locali che regolarizzano l’attività di edilizia sociale.

Di conseguenza, i proprietari devono mettere in affitto l’immobile secondo delle regole prestabilite e a prezzi fissi. Non c’è un contratto fisso, poiché vengono creati in base al reddito, alle caratteristiche individuali e tengono conto dell’appartenenza a determinate categorie.

Benefici del social housing: per le persone per la comunità

Data la crisi economica che serpeggia ancora nel nostro Paese, i progetti di edilizia sociale residenziale comportando determinati benefici che non sono solamente volti alle persone che usufruiscono di queste abitazioni, ma il vantaggio è rappresentato per tutta la comunità:

  • si argina e trova una soluzione alla disuguaglianza abitativa;
  • sostiene l’integrazione sociale;
  • l’efficienza della qualità corruttiva ed energetica consente un’alto standard della qualità della vita e consente di sostenere l’ambiente producendo consumi più bassi contribuendo al risparmio energetico;
  • vede un offerta flessibile in modo da rispondere a tutte le esigenze del mercato e all’aumento delle domande;
  • in generale è una buona opportunità per l’economia e per il settore immobiliare.
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