Perché affittare stanza singola in condominio conviene?

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Affittare stanza singola in condominio è uno tra i principali modi che portano i condomini ad ottenere un’entrata mensile anche abbastanza consistente. Moltissime persone, almeno prima della pandemia, affittavano stanze per viaggio e per frequentare la propria università. Naturalmente se si possiede un appartamento di grandi dimensioni è possibile guadagnare più denaro andando ad affittare più stanze ma di norma quelle più comuni sono appartamenti non particolarmente grandi che dispongono di una stanza. Il progetto è quindi quello di affittare un locale continuando a vivere un appartamento. Ma è possibile realmente farlo? La vita in condominio potrebbe essere però più complicata del dovuto tenendo presente che essendoci delle regole abbastanza chiare non è possibile infrangerle. Ma soprattutto è interessante sapere come ci si deve confrontare con le leggi dello stato in modo da poter operare in modo opportuno e senza rischiare di incappare in problemi anche abbastanza seri.

Cos’è il contratto di locazione e come questo va ad impattare sull’operazione?

È chiaro che il contratto di locazione è un vincolo imprescindibile per tutti coloro che vogliono affittare stanza singola in condominio perché vi all’interno tutte le regole che permettono di portare a termine questa operazione senza particolari problemi. Si deve quindi comprendere cosa è possibile fare se si decide di cominciare l’attività di affittacamere. Nello specifico è necessario prendere in esame il codice civile e nella fattispecie l’articolo 1571 dove si vanno a definire il ruolo del locatore e del locatario, chiamato anche conduttore, che vanno a creare un rapporto di affari.

La creazione di un contratto di locazione

Quando si va a parlare di locazione si intende un rapporto in cui il locatore a fronte di un corrispettivo offra il godimento di un bene al locatario. È chiaro che il legislatore nel pensare la legge non intendesse riferirsi unicamente agli immobili ma a tutto ciò che si possiede. Per essere valido dal punto di vista legale, un contratto di affitto deve possedere le seguenti caratteristiche:

• prestazioni corrispettive: entrambi i contraenti devono assumersi degli obblighi;
• forma libera: il contratto può essere migliorato in qualsiasi momento anche in forma orale;
• consensuale: perché è possibile perfezionarlo solo ed esclusivamente con la volontà dei due;
• durata: il contratto deve essere caratterizzato per avere una durata temporale.

È necessario ricordare che però queste regole non valgono per l’affitto degli immobili siano essi destinati ad uso commerciale o abitativo.

Cos’è la locazione parziale?

Un aspetto della locazione di un immobile è quella parziale. In questo caso si va a parlare dell’affitto di una sola parte dell’immobile, una soluzione molto usata per vari scopi fino ad approdare al mondo dei bnb visto che il turismo rappresenta una buona opportunità di guadagnare del denaro. A sua volta il locatario può affittare il locale ad una terza persona mediante la pratica del subaffitto.

Cos’è la sublocazione e perché rappresenta una buona opportunità?

È stata accennata in precedenza la possibilità di subaffittare la parte di appartamento locato e ciò potrebbe essere molto conveniente se si decide di mantenere il contratto di affitto, soprattutto se il canone è molto conveniente, senza però spendere del denaro o magari guadagnandoci qualcosa. In effetti è interessante notare come esista alcuna causa ostativa nella sublocazione del locale nel codice civile ma è comunque informare il padrone di casa ed è lui che avrà l'ultima parola su questa operazione. Se tutto dovesse andare bene si andrà ad instaurare un nuovo rapporto di affari quindi un contratto completamente indipendente da quello precedentemente instaurato. Per fare in modo che tutto vada per il meglio è importante che vi sia una comunicazione tramite posta raccomandata la nascita del nuovo contratto. Vediamo quali informazioni non devono mancare nella comunicazione:

  • la durata del contratto;
  • la parte di appartamento che interessata alla sublocazione, proprio per ricordare che non viene affittata tutta la casa;
  • il nome del sublocatore.

A sua volta sarà possibile creare un nuovo subaffitto anche se è necessario vedere fino a che punto il proprietario dell'abitazione sarà disposto a questa operazione.

Quando si parla di affittare stanza singola in condominio un problema potrebbe essere il regolamento condominiale

Sebbene si tratti di un'eventualità decisamente rara è necessario fare i conti con il regolamento condominiale che potrebbe rappresentare un vero e proprio problema per la propria piccola attività. Nel caso non vi sia una clausola creata ad hoc per un'evenienza del genere non dovrebbero esserci problemi. Anche nel caso vi fossero delle limitazioni nel regolamento lo stesso dovrà essere votato dai condomini all'unanimità e non con la maggioranza semplice. Un altro problema che potrebbe bloccare questo progetto sta nel caso in cui il costruttore oltre al contratto di vendita abbia creato un regolamento condominiale nel quale fosse fatto esplicitamente divieto. Essendo un'attività che interessa in prima persona i propri vicini di casa è meglio informare tutti i condomini e rassicurarli, qualora ve ne fosse bisogno, che non vi saranno problemi di alcun tipo. Questa operazione potrebbe non sembrare obbligatoria ed infatti non lo è ma potrebbe essere molto utile visto che dai condomini potrebbe arrivare un grosso impedimento visto che loro potrebbero bloccare tutto.

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