Case in paglia di riso

Case In Paglia Di Ri...

Nasce un nuovo progetto targato N.o.v.a.civitas (Nuovi Organismi di Vita Abitativa), Politecnico di Torino– DIST, Architettura Senza Frontiere Onlus, che ha creato due realizzazioni passive in balle di paglia di riso: una in Italia, a Biella, alla città dell'arte Fondazione Pistoletto, e l'altra ad Haiti, nella Valle dell'Artibonite Rac Paba.

Il progetto “Ripartire dalla paglia” ha ad oggetto case non solo a emissioni zero, ma anche a impatto zero, che utilizzano materiali eco-sostenibili per un'architettura "slow-tech", basata sull'impiego di meno tecnologia e più semplicità.

L’idea è quella di tornare a coltivare riso e utilizzare la paglia di riso come materiale per costruire case. Con l’approccio architettonico biosostenibile, si andrà a rivalutare quello che viene considerato lo scarto di produzione, cioè la paglia, un materiale utilizzato sin dai tempi antichi. Questo potrebbe essere un modo razionale per utilizzare il riso.

La paglia non è ben conosciuta come materiale da costruzione. Essa ha buone capacità isolanti, traspirabilità, è biodegradabile, rinnovabile, maneggiabile semplicemente, può portare carichi ed ha un conto come energia combustibile per la raccolta, l’imballaggio e il trasporto, inferiore rispetto agli altri materiali utilizzati nell’edilizia. Inoltre riduce le emissioni nell’atmosfera. Le finiture sono naturali. E’ stato poi utilizzato lo Xilo1934, legno per l’architettura.

Come mai il progetto è stato sviluppato sul territorio biellese? Il progetto è da ricondurre alla storica cultura del riso nella zona di Biella e Vercelli, spesso minacciate dalle economie di mercato globale. Dall’altra parte del mondo, ad Haiti, dopo il terremoto del 2010 è nato il problema della reperibilità dei materiali da costruzione. Non solo, la capacità produttiva dei coltivatori haitiani è stata ridotta. Attraverso la paglia di riso si è riusciti a collegare due realtà molto lontane tra loro, interessate a problematiche diverse, non solo, anche a promuovere nuove microeconomie globali.

Il progetto è sicuramente molto interessante, vedremo se nei prossimi anni ci sarà un evoluzione progressiva

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