Standard & Poor's ci dice dove conviene comprare casa

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Standard & Poor’s ha recentemente analizzato le condizioni generali dei Paesi europei, al fine di poter tracciare alcuni quadri di sintesi sull’andamento del mercato immobiliare nei prossimi anni. Ebbene, se il panorama generale viene ritenuto di “crescita stabile”, in realtà ci sono alcune nazioni nelle quali il rialzo dei prezzi si farà maggiormente sentire.

Stando alle previsioni di S&P, citate anche dal quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, ad esempio, saranno Irlanda, Portogallo e Paesi Bassi le nazioni in cui l’immobiliare subirà il rialzo più importante. Nel dettaglio, a Dublino e dintorni è atteso proseguire il trend di crescita che ha già visto salire i prezzi dell’11,9% nel 2017 e del 9,6% nel 2018: per il 2019 viene infatti previsto un ulteriore aumento dell’8%.

Per quanto attiene il Portogallo, il picco si dovrebbe raggiungere nel 2018 (+9,5%), mentre nel successivo triennio la crescita è attesa leggermente inferiore (7% nel 2019, 6% nel 2020 e 5% nel 2021). Tuttavia, sebbene a Lisbona il valore medio per metro quadro sia salito del 20%, l’acquisto di una casa resta comunque abbordabile, visto che la cifra si aggira intorno ai 2.500 euro al metro quadro, e dunque inferiore rispetto a tante altre metropoli del vecchio Continente.

Le percentuali sono evidentemente molto diverse in Francia, che è attesa passare dal +4,9% del 2018 al +2% nel prossimo triennio, e in Germania (+5,8%). Anche in Spagna la crescita prosegue, attestandosi però su valori a una sola cifra: +4,6% quest’anno, +5,2%, nel 2019 e +3,5% nel 2020.

E nel Regno Unito? Qui, a causa principale della Brexit, i rialzi dei valori dovrebbero arrivare quest’anno al 2,1% e +1,6% il prossimo. A pochi mesi dalla data ufficiale di Brexit, prevista a fine marzo 2019, il mercato immobiliare sta evolvendo in maniera diversa rispetto alle attese: il segmento residenziale è in fase di stallo, con il numero di compravendite che è drasticamente calato e nel centro di Londra, che un tempo guidava il mercato, i prezzi sono perfino scesi. L’immobiliare commerciale invece continua a destare interesse, soprattutto il settore uffici.

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