Portone Ingresso Condominiale: regole e ripartizioni delle spese
Il portone ingresso condominiale rappresenta un elemento fondamentale per ogni stabile. Oltre a fungere da punto di accesso, assicura protezione e sicurezza per i condomini e per eventuali terzi. Essendo classificato come parte comune del condominio, le spese relative alla sua manutenzione, riparazione o sostituzione sono a carico di tutti i condomini, salvo specifiche eccezioni.
Chi paga per il portone condominiale?
Essendo il portone d'ingresso condominiale un bene comune, le spese vengono generalmente ripartite tra i condomini in base ai millesimi di proprietà. Tuttavia, ci sono alcune situazioni particolari da considerare:
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Più portoni di ingresso per condomini:
In presenza di più portoni condominiali, tutti sono considerati beni comuni e le relative spese vengono suddivise in millesimi. Un’eccezione si verifica se uno di questi è indicato come proprietà privata nei documenti di acquisto di un condomino. In tal caso, il proprietario è responsabile sia delle spese che della manutenzione. -
Portone condominiale usato da un solo condomino:
Se un portoncino condominiale è utilizzato esclusivamente da un condomino, ma risulta tra i beni comuni, le spese devono comunque essere ripartite. Diversamente, se il portone è dichiarato privato, il costo ricade interamente sul singolo proprietario. -
Esclusione di alcuni condomini dalle spese:
Anche quando alcuni condomini possiedono accessi privati e non utilizzano il portone principale, non sempre possono essere esentati dalle spese. Infatti, la Corte d’Appello di Milano ha stabilito che elementi come portoni, scale e androni contribuiscono alla struttura complessiva dello stabile e quindi alla sicurezza e al valore dell’intero immobile.
In conclusione, la ripartizione delle spese relative ai portoni condominiali segue i millesimi, salvo diversa indicazione nel regolamento condominiale di tipo contrattuale.
Chi decide gli interventi sul portone d’ingresso condominiale?
Le decisioni relative alla riparazione, sostituzione o modifica del portone condominiale coinvolgono generalmente l’assemblea condominiale. Ecco le principali casistiche:
- Riparazioni urgenti: Se il guasto al portone compromette la sicurezza dello stabile, l’amministratore può intervenire senza il consenso dell’assemblea.
- Interventi straordinari: Per approvare lavori di ristrutturazione o la sostituzione del portone d'ingresso condominiale, è necessaria una delibera con la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
- Modifiche strutturali: Se l’intervento prevede modifiche significative, come lo spostamento del portone e conseguente modifica ai mutui condominiali, è richiesto il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti e i due terzi del valore complessivo dell’immobile.
Portone condominiale sempre aperto: una questione di sicurezza
Il portone d'ingresso è spesso motivo di dibattito tra i condomini, specialmente quando viene lasciato aperto. Questo comportamento può rappresentare un rischio per la sicurezza, nonostante non modifichi la destinazione d’uso del portone.
Se il problema diventa ricorrente, i condomini possono proporre in assemblea l’obbligo di chiudere il portone, salvo situazioni specifiche come pulizie o traslochi. La proposta deve essere approvata con la maggioranza. In caso di inadempienza, il regolamento condominiale può prevedere sanzioni fino a 200 euro, aumentabili a 800 euro in caso di recidiva.
Manutenzione e sostituzione della serratura del portone condominiale
La sostituzione della serratura del portone ingresso condominiale è considerata manutenzione straordinaria. L’amministratore deve convocare l’assemblea e ottenere la maggioranza per deliberare l’intervento.