Dissesto Idrogeologico : Marche al via la manutenzione

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Episodi di dissesto idrogeologico si sono manifestati sempre più frequentemente e talvolta hanno causato la perdita di vite umane e ingenti danni materiali La Regione si muove La giunta regionale ha approvato la proposta dell’atto integrativo da presentare al Ministero dell'Ambiente per proseguire l'attuazione dell'Accordo di programma, firmato nel novembre 2010 tra il presidente Gian Mario Spacca e il Ministro Prestgiacomo, che prevedeva l'esecuzione di decine di interventi contro il dissesto idrogeologico nelle Marche. Le cause del dissesto sono le più svariate ma tendenzialmente sono riconducibili a:

  1. La densità della popolazione
  2. l’abbandono dei terreni montani
  3. l’abusivismo edilizio
  4. il continuo disboscamento
  5. l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente
  1. non ultima la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno certamente contribuito al dissesto e reso ancora più fragile il territorio regionale incrementando l’esposizione a questi rischi.

La strada maestra per arginare questi rischi è rappresentata da una politica di previsione e prevenzione e non più ritardataria rilegata alla riparazione dei danni e sull’erogazione di rimborsi una tantum ai cittadini: per raggiungere questo obiettivo si necessità l’individuazione delle strutture palesemente rischiose e l’ adozione di interventi per la sua riduzione. Provvedimenti normativi hanno imposto la perimetrazione delle aree a rischio, e si è sviluppato inoltre un sistema di allerta e sorveglianza dei fenomeni metereologici che, assieme a un’adeguata pianificazione della protezione civile rappresenta una risorsa fondamentale per la gestione del rischio, dove purtroppo non si possa intervenire con misure strutturali. FONDI DESTINATI E MAI STANZIATI O PARZIALMENTE Le risorse statali che erano state dirette a questo fine, superano i 17 milioni di euro, ma non sono state mai stanziate. L’assessore Giorgi ha spiegato che dopo i primi lavori realizzati per un totale di 18.710.000 milioni di euro di fondi statali, è stata effettuata un'approfondita ricognizione tecnica degli ulteriori interventi da considerarsi prioritari tra quelli previsti dall'Accordo originario. Si è provveduto ad individuare i siti in dissesto ai quali destinare per la manutenzione a causa del rischio idrogeologico. Gli interventi interessano: - il territorio di Fano, con un importante intervento di 3 milioni a difesa della costa in località via Ruggeri (fondi PAR FAS 2007/2014 ); - Castignano, per sistemazione crolli calanchi in località Ripaberarda 350 mila euro; - Fermo per l’adeguamento sezione idraulica del Fosso Torre a Marina Palmense 250 mila euro; - opere di difesa spondale, risagomatura, pulizia alveo e manutenzione degli argini esistenti dei fiumi Chienti e Potenza, intervento che interessa i territori dei Comuni di Corridonia, Tolentino, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Treia, Pollenza, Civitanova, San Severino Marche, Fiuminata e per cui sono previste risorse per 500mila euro; - consolidamento della frana a Roccamaia di Pievebovigliana, 350 mila euro; a Ussita la regimazione idraulica e il ripristino della sezione di deflusso del fosso Valruscio 400 mila euro - consolidamento il località Piobbico per 500.000 euro, a Visso 300mila euro per la regimazione idraulica e la sistemazione ambientale del Fosso Valle di Norcia Inoltre è previsto, con lo stanziamento di 350mila euro, il completamento della dotazione necessaria per l’avvio dei lavori della cassa di espansione, prevista a Bettolelle-Brugnetto, per la difesa di Senigallia dal rischio di alluvioni. Dopo la fase ministeriale, la Regione concorderà le fasi degli interventi di manutenzione con il dottor Senni, Commissario straordinario nominato dal Capo del Governo.

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