Immobiliare post Covid: l'analisi di CASAFARI sul 1° semestre 2021

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Diminuiscono i prezzi delle vendite residenziali a Milano, mentre aumentano gli affitti. Tendenza che si inverte a Roma, dove crescono leggermente i prezzi medi sulle vendite e calano gli affitti. Tiene in maniera diffusa il mercato degli investimenti sul non residenziale, dunque per uffici, immobili commerciali e terziario. Questi sono i trend del mercato immobiliare emersi dal rapporto CASAFARI, la start-up fondata da Mila Suharev, Nils Henning e Mitya Moskalchuk nel 2018 e recentemente arrivata anche in Italia, che ha rivoluzionato il mercato immobiliare.

CASAFARI può infatti contare sul database più grande d’Europa (100 milioni di annunci, 13 milioni di proprietà e 15 mila fonti), che analizza attraverso intelligenza artificiale, tecniche di NLP (Natural Language Processing) e Machine Learning, centralizzando e aggregando in un’unica piattaforma, tutte le informazioni disponibili online, sia di agenzie che di privati. Viene così data la possibilità ai professionisti del real estate di monitorare l’offerta sul mercato e di analizzarne i trend, verificando la cronistoria degli immobili, facendo analisi comparative con proprietà similari, ottenendo report di valutazione personalizzati e analisi di mercato, come in questo caso. Analizzando i dati del primo semestre 2021, in particolare, CASAFARI ha registrato un andamento altalenante per il settore residenziale, ma pur sempre positivo, con una netta differenza di prezzi tra le due più grandi città d’Italia, Roma e Milano.

RESIDENZIALE – Sul fronte delle vendite, il mercato della Capitale ha subito un aumento di prezzi dello 0,5% con prezzo medio di 241 mila euro. Il prezzo a metro quadro nel secondo trimestre 2021 si attesta intorno 2.944 euro in centro città. Si scende a 1.179 euro nelle zone di Tiburtino e Valle Sublacense mentre ci vogliono 1.847 euro/mq sul Litorale nord e a Bracciano.

A Milano, invece, i prezzi medi sono scesi del 5,8%, pur restando sempre molto alti: 845 mila euro, che diventano 1 milione e 824 mila euro nel Quadrilatero della Moda. Il prezzo medio a mq è sceso tra il primo e il secondo trimestre 2021, passando da 8.395 euro a 8.082 euro/mq, ma ha comunque visto aumenti nelle zone più prestigiose come il Quadrilatero della Moda (+3,5%) e Brera (+3,2%).

Nel mercato degli affitti, il trend si inverte: i prezzi a Roma calano del 5,9%, con una media di 814 euro nel secondo trimestre del 2021. A Milano crescono dell’1,6% con una media di 1.832 euro, che possono salire fino a quasi 2.000 euro nel quartiere di Brera e ad oltre 2.600 euro nel Quadrilatero della Moda.

NON RESIDENZIALE - Guardando al mondo degli investimenti sul non residenziale, CASAFARI certifica una sostanziale espansione, seppure con un ritmo di crescita inferiore rispetto agli ultimi semestri.

Il mercato degli investimenti in Italia ha continuato a mostrare una forte dinamicità mantenendo buone performance. Nelle vendite si registra un calo di prezzi medi, bilanciato da un aumento nel costo degli affitti. Nello specifico, il prezzo medio di vendita di un ufficio in Italia è passato dai 228 mila euro del primo trimestre 2021 ai 240 mila euro del secondo trimestre.

Valori che a Roma salgono a circa 310 mila euro, per poi fare un gigantesco salto a Milano, dove si arriva fino a 1 milione e 100 mila euro. Dinamiche simili si ritrovano anche per i negozi al dettaglio con un prezzo di vendita medio in Italia di circa 148 mila euro, 160 mila euro a Roma e 537 mila a Milano. Nel mercato degli affitti, invece, il canone medio è di 2.400 euro in media a livello italiano, quasi 1.900 euro a Roma e 5.000 euro a Milano. Nel caso di locali adibiti alla vendita al dettaglio, il canone medio di locazione è 1.510 euro, a Roma 1.456 euro e a Milano 7.184 euro.

«Nonostante la pandemia, o forse proprio a causa della pandemia, la casa ha assunto un valore ancora più importante per gli italiani. Da qui, l’andamento dei prezzi nel comparto vendita e degli affitti, evidentemente prudenziali ma al tempo stesso espressione di fiducia nel futuro. Interessante anche la dinamicità del settore investimenti, per nulla scontato visto le chiusure forzate di molte attività e la diffusione dello smart working. Sicuramente, queste nuove dinamiche avranno impatti nel tempo e concorreranno a ridisegnare il volto delle nostre città. Si tratta di variazioni e trend sempre più utili per i professionisti del settore che grazie al nostro enorme database siamo in grado di fotografare anticipatamente supportando gli operatori nella gestione ottimale delle transazioni. Un aspetto, quello della conoscenza e del management dei dati, che farà sempre più la differenza anche nel settore immobiliare» ha commentato Mila Suharev, Co-CEO e CPO di CASAFARI.

«Senza dubbio, le misure anti-crisi previste nel post pandemia, dall’estensione del bonus locazioni allo sconto delle imposte sulla prima casa a favore degli under 36, hanno contribuito alla tenuta del settore, seppur con le dovute differenze tra Milano e Roma. Complici inoltre i tassi di interesse ai minimi storici, inoltre, si è registrata una maggiore propensione all’acquisto della casa e Covid-19 ha fatto largamente riprendere anche il mercato delle seconde case. Secondo i dati analizzati da CASAFARI, quindi, il settore immobiliare è tornato a svolgere un ruolo molto importante per l’Italia. Un trend che immaginiamo possa continuare anche nei prossimi mesi» ha dichiarato Nils Henning, CEO di CASAFARI.

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