Investire nell'immobiliare dell'Europa dell'Est conviene?

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Secondo quanto afferma un recente report condotto da Jones Lang LaSalle, i Paesi dell'Europa centrale e dell'Est Europa sono sempre più nel mirino degli investitori internazionali, evidentemente attratti da una potenziale crescita strutturale dei propri portafogli, grazie anche ai rendimenti ottenibili dal real estate in queste aree.

D’altronde, che parlando di Europa dell’Est sia oramai fortemente errato di parlare di mercati marginali o in difficoltà, è sotto gli occhi di tutti. Il PIL dei Paesi dell'Europa occidentale è cresciuto in media del 4% nel 2017, con un aumento record a livello europeo, secondo il Fondo monetario internazionale tra il 2017 e il 2022 sono proprio questi i Paesi che assisteranno alla crescita più elevata di tutta Europa, con una previsione del 3% medio annuo, contro l'1,9% dell'Europa meridionale e l'1,8% dell'Europa continentale.

Una evidenza, quella di cui sopra, di cui gli investitori immobiliari si sono accorti da tempo. A conferma di ciò, il fatto che gli impieghi nel real estate dei Cee siano cresciuti del 10% nella sola metà del 2017, con un trend tutt’ora in sviluppo.

Per quanto riguarda il settore degli spazi a uso ufficio, probabilmente possiamo riferirci in questo ambito come se si trattasse del preferito per gli investimenti, almeno a giudicare dai volumi di investimento. Negli ultimi cinque anni gli impieghi in tale ambito sono sempre aumentati e i 5,6 miliardi di euro del primo semestre 2017 rappresentano un incremento del 10% su base annuale. Per quanto concerne la provenienza degli investitori, l’impiego è generalmente straniero e appartenente ai luoghi più vari, come Sudafrica, Singapore e Nord America. I capitali si dirigono verso gli uffici della Repubblica Ceca, in grado di assorbire fino al 39% del totale, davanti a Polonia (29%), Ungheria (13%), Romania (9%) e Slovacchia (3%).

Non se la passa però male nemmeno il mercato residenziale. Secondo gli ultimi dati di Eurostat, infatti, in questa macro area è possibile rilevare un costante aumento medio annuo dei prezzi delle case, con un terzo trimestre 2017 che ha permesso di spingere al + 4,1% nell'area Euro e al + 4,6% nella Ue ma, soprattutto, al +12,3% della Repubblica Ceca, al + 10% dell'Ungheria, al + 9% della Bulgaria, al + 8% della Slovenia, al + l 7% della Slovacchia, al + 6% della Romania.

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