Attenzione annunci immobiliari con certificazione energetica

La certificazione energetica è uno strumento fondamentale per chi compra o affitta casa, ma in Italia sembra essere spesso ignorata o sottovalutata. La legge, che obbliga i venditori e locatari a fornire l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) negli annunci, fatica a essere rispettata, e i dati sono allarmanti.
Solo il 53% degli annunci di vendita, infatti, include questa informazione obbligatoria. Ma cos'è esattamente la certificazione energetica, perché è così importante e quali sono le conseguenze della sua mancata applicazione?
Che cos’è la certificazione energetica (ACE)?
La certificazione energetica, nota come ACE, è un documento ufficiale che attesta la classe energetica di un immobile. Attraverso una scala che va dalla classe A (massima efficienza) alla classe G (minima efficienza), l’ACE indica il livello di consumo energetico dell’immobile.
L’attestato è un elemento cruciale per chi acquista o affitta casa, poiché permette di:
- Stimare i costi futuri: Conoscere i consumi di energia elettrica, acqua e gas.
- Confrontare le proprietà: Valutare gli immobili non solo in base al prezzo, ma anche all’efficienza energetica.
- Rispettare la normativa: Essere in regola con la legge, evitando sanzioni amministrative.
La situazione in Italia: numeri che parlano chiaro
Nonostante l’importanza dell’ACE, l’Italia è ancora lontana dal garantire una diffusione capillare di questo strumento. Secondo i dati più recenti:
- Solo l’11% degli annunci privati presenta una certificazione energetica valida.
- La percentuale sale al 46% per gli annunci pubblicati da agenzie immobiliari indipendenti.
- I grandi gruppi immobiliari raggiungono un tasso di conformità del 58%.
Questi numeri evidenziano un problema sistemico, che va ben oltre la semplice mancanza di rispetto della normativa.
Perché molti ignorano l’obbligo della certificazione energetica?
Ci sono diverse ragioni per cui la certificazione energetica non è sempre rispettata:
- Costi elevati: Ottenere l’ACE implica una spesa che molti proprietari considerano superflua, soprattutto se l’immobile non è in una fascia alta di mercato.
- Autocertificazione: Molti proprietari preferiscono dichiarare la classe energetica G, spesso senza verifiche, rimandando la perizia ufficiale al momento del rogito.
- Scarsa informazione: Nonostante l’obbligo di legge, alcuni venditori e locatari non sono pienamente consapevoli delle conseguenze legali della mancata certificazione.
- Mercato stagnante: In un mercato immobiliare con pochi movimenti, molti proprietari ritengono che l’investimento nella certificazione non valga il potenziale ritorno economico.
Le conseguenze della mancata certificazione energetica
Non rispettare l’obbligo di includere la certificazione energetica negli annunci non è privo di conseguenze. La normativa prevede sanzioni amministrative che possono variare da 3.000 a 18.000 euro per chi non è in regola.
Inoltre, la mancanza di un ACE può influire negativamente sulla trattativa di vendita o affitto:
- Ridotta attrattività dell’immobile: Gli acquirenti e gli affittuari, sempre più attenti ai costi energetici, potrebbero scartare immobili privi di certificazione.
- Perdita di trasparenza: La mancanza di dati sui consumi energetici può generare sfiducia nei potenziali acquirenti.
I benefici di una certificazione energetica valida
Sebbene molti considerino l’ACE un costo inutile, in realtà può rappresentare un valore aggiunto per l’immobile. Ecco perché:
- Aumenta il valore di mercato: Gli immobili con una buona classe energetica sono più richiesti e possono essere venduti o affittati a prezzi superiori.
- Migliora l’efficienza energetica: La certificazione fornisce indicazioni su interventi di miglioramento, come l’installazione di infissi isolanti o pannelli solari, che riducono i costi di gestione.
- Facilita la vendita: Essere in regola con la normativa evita complicazioni e ritardi al momento della stipula del contratto.