Affitti, a Berlino si "congelano" i canoni di locazione
Il consiglio comunale della città di Berlino ha approvato un “congelamento” di cinque anni dei canoni degli affitti, a partire dall'inizio del prossimo anno. Si tratta di un provvedimento piuttosto importante, che ha evidenti implicazioni per l'acquisto da parte dei proprietari che investono nel mercato delle locazioni, affermano gli analisti.
La nuova disciplina limita l'affitto a 9,80 euro al metro quadrato fino alla fine del 2024, mentre i proprietari potranno dunque aumentare gli affitti solo dell'1,3% all'anno per compensare l'inflazione. I proprietari che non soddisfano i requisiti possono essere multati fino a 500.000 euro: un corposo deterrente per chi sta magari pensando di aggirare questa disciplina, e che potrebbe essere posto dinanzi a una multa piuttosto importante.
Di contro, è anche vero che gli affitti esistenti saranno abbassati solo in rari casi (ad esempio se superano di oltre il nuovo massimale stabilito di oltre il 20%), mentre se gli affitti superano il nuovo limite, gli inquilini potranno obbligare il locatore ad abbassarlo.
Lo scopo della nuova legge
Sancita nelle righe di sintesi di cui sopra, appare chiaro che la nuova legge sia nata con lo scopo di limitare il numero di appartamenti in affitto disponibili, scoraggiando magari i proprietari dal mantenerli, e allontanando gli investitori stranieri dal mercato immobiliare di Berlino. Il nuovo regolamento interesserà oltre 1,5 milioni di immobili costruiti prima del 2014, ovvero circa tre quarti degli appartamenti a Berlino, ad eccezione di alcuni alloggi sociali di proprietà dello Stato e immobili costruiti dopo il 2014.
Il tentativo di regolare tramite dispositivo di legge il mercato degli affitti di Berlino non sarà ben accolto dagli investitori stranieri, che sicuramente diventeranno più cauti nello scegliere dove riporre i propri fondi – commentano diversi analisti, evidentemente scettici sugli effetti reali di questa iniziativa, e secondo cui il congelamento dei rialzi degli affitti non farà certo sì che gli investitori vendano i loro appartamenti, dato che attualmente non esiste un'alternativa migliore per il collocamento di capitali, soprattutto se vogliono acquistare immobili con rendimenti denominati in euro.
Ad ogni modo, nonostante tutti i discorsi sulla nuova legge, quel che appare evidente è la persistenza di una dinamica richiesta di immobili nella capitale tedesca da parte di investitori di tutto il mondo, Russia compresa. Una conferma dell’attrattività della metropoli europea, esercitata nel corso degli anni, e che dovrebbe permettere a Berlino di godere di una rinnovata primavera anche nel 2020.
Ma per quale motivo?
Dove conviene investire a Berlino
Secondo quanto afferma Sofiya Bulanova, direttore vendite per la Germania di Tranio, il blocco comporterà probabilmente un aumento della domanda di nuove costruzioni, microappartamenti e appartamenti ammobiliati in affitto a medio termine, che sono esenti dal regolamento.
Dunque, in realtà questa iniziativa non dovrebbe determinare uno shock eccessivo per il mercato immobiliare berlinese, ma solamente un traghettamento della domanda verso altri target immobiliari.
Vedremo se effettivamente sarà così, e se l’iniziativa verrà o meno applicata in misura rigida, e se magari verrà estesa anche in altre parti d’Europa, alle prese con surriscaldamenti più o meno vivaci dei canoni di locazione.