Canoni di locazione: affittare è sempre stato conveniente
Secondo quanto afferma una recente analisi da parte dell'Ufficio studi di Tecnocasa, la crisi che ha interessato il mercato immobiliare negli ultimi anni non avrebbe intaccato la convenienza ad affittare.
Stando all’analisi dell’Ufficio Studi, infatti, il 2008 è stato l’anno in cui i canoni di locazione hanno riscontrato un ribasso generalizzato, a causa della numerosa offerta sul mercato e, di conseguenza, della tendenza dei proprietari a ribassare gli stessi canoni. Una tendenza che è durata anche nel corso del 2009, mentre è del 2010 l’emersione di una nuova tendenza che, soprattutto in alcune grandi città, ha condotto a un aumento della domanda, con immediate repliche sui valori dei canoni, che hanno subito un’attesa stabilizzazione. L’incremento della domanda ha altresì fatto sì che i proprietari degli immobili divenissero un po’ più selettivi nella scelta dell’inquilino, andando a selezionare quelli che possono garantire minori morosità. La tendenza si è poi confermata anche nel 2011 e nel successivo 2012.
Nel 2013 i canoni di locazione hanno poi manifestato un ulteriore abbassamento, con diminuzione dei valori del 2,1% a causa dell’aumento dell’offerta immobiliare e della diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. Nel 2014 i canoni di locazione sono dati ancora in discesa, a causa della flessione della disponibilità di spesa dei potenziali inquilini e dell’ulteriore crescita dell’offerta sul mercato degli immobili in affitto.
Si arriva poi all’ultimo biennio: nel 2015 i canoni di locazione sono in andamento piuttosto contrastato (-0,8% per i monolocali, dello 0,5% per i bilocali ed un aumento dello 0,3% per i trilocali), mentre nel primo semestre 2016 si registra un aumento, soprattutto nelle grandi città (+0,7% per i monolocali e i bilocali e +0,8% per i trilocali).
Per quanto concerne gli altri dettagli di riferimento, l’ufficio studi sottolinea come su tutte le tipologie, per la prima volta, si vede un segnale positivo che sembrerebbe essere attribuibile in prevalenza ad una diminuzione dell’offerta immobiliare e a una correlata migliore qualità della stessa proposta di mercato. si noti infine come avariare in misura significativa con il passare del tempo è stato il ricorso all’utilizzo dell’affitto a canone concordato, che si è stabilizzato nell’ultimo periodo intorno al 22,9% del totale, e andando così a trovare sempre più consensi tra i proprietari e gli inquilini ( tanto che in un solo anno è riuscito a passare dal 18% del primo semestre del 2015 al 22,9% dello stesso periodo del 2016).