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Il CNI tutela i professionisti dai ritardi nei pagamenti dei contratti pubblici

Il CNI tutela i professionisti dai ritardi nei pagamenti

Il settore dei contratti pubblici in Italia sta vivendo una crisi legata ai ritardi nei pagamenti, una problematica che colpisce in modo particolare le piccole e medie imprese (PMI) e i professionisti, inclusi gli ingegneri. Questa situazione, oltre a mettere a rischio la sopravvivenza di molte aziende, mina il corretto funzionamento del mercato e la competitività delle imprese.

Il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha recentemente pubblicato un documento che analizza il contesto normativo, focalizzandosi sull'applicazione della direttiva 2011/7/UE. Tale direttiva europea è stata concepita per combattere i cosiddetti "pagamenti lumaca", ovvero i ritardi nelle transazioni commerciali, al fine di garantire la stabilità del mercato interno e tutelare le aziende, in particolare le PMI.

La direttiva 2011/7/UE e il decreto legislativo n. 192/2012

La direttiva 2011/7/UE sottolinea l’importanza del rispetto dei termini di pagamento come requisito fondamentale per evitare distorsioni della concorrenza. Secondo l'articolo 1 della direttiva, i ritardi nei pagamenti rappresentano un ostacolo per la competitività delle imprese e un problema per il mercato unico europeo.

In Italia, il recepimento della direttiva attraverso il decreto legislativo n. 192/2012 ha innovato la normativa sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni. L’articolo 11 del decreto include espressamente tra le transazioni regolate dalla direttiva la progettazione e l’esecuzione di opere e edifici pubblici, così come i lavori di ingegneria civile.

Questa legislazione dovrebbe garantire tempi di pagamento certi e adeguati, fornendo una base legale per contrastare le condizioni contrattuali inique che, purtroppo, continuano a persistere in molte realtà italiane.

Il ruolo del Consiglio Nazionale degli Ingegneri

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), insieme agli Ordini territoriali, sta lavorando attivamente per tutelare gli interessi dei propri iscritti. L’obiettivo principale è individuare e denunciare eventuali condizioni contrattuali inique che possano compromettere i diritti degli ingegneri e degli altri professionisti coinvolti nei contratti pubblici.

Grazie alla normativa attuale, le organizzazioni rappresentative delle PMI e dei professionisti possono agire legalmente di fronte a tribunali o autorità amministrative per contestare condizioni contrattuali ritenute ingiuste. Tuttavia, emerge la necessità di ulteriori modifiche legislative che possano rafforzare tali tutele e migliorare la situazione attuale.

La necessità di miglioramenti normativi

Nonostante i passi avanti compiuti, i ritardi nei pagamenti continuano a essere una piaga nel settore dei contratti pubblici. Per risolvere il problema in modo definitivo, sono necessarie nuove misure che rendano più efficaci i meccanismi di controllo e sanzione contro i ritardi. Tra le proposte vi è l’introduzione di strumenti digitali per il monitoraggio dei pagamenti, oltre a incentivi per le amministrazioni che rispettano i termini previsti.

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