Immobiliare: i dati dell''evasione IVA nel 2009
L'evasione fiscale dell'IVA nel 2009 rappresenta uno dei problemi più gravi del sistema economico italiano, con impatti significativi sull’economia, l’equità sociale e le finanze pubbliche. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, quasi 7 miliardi di euro sono stati evasi durante le compravendite immobiliari, di cui ben 1,2 miliardi relativi all’IVA. Questi dati rivelano un fenomeno diffuso, con almeno un immobile su tre che risulta coinvolto in pratiche di evasione.
Un fenomeno allarmante e radicato
L’irregolarità si manifesta principalmente nella compravendita di abitazioni di nuova costruzione, ma non si limita a questo segmento del mercato immobiliare. Coinvolge infatti anche strutture commerciali e produttive come uffici, magazzini, impianti industriali, alberghi e depositi. La pratica del "nero", ovvero la parte di pagamento non dichiarata al fisco, sembra essere una consuetudine consolidata, favorita dall’interesse economico di entrambe le parti coinvolte: i venditori riducono il carico fiscale sui redditi, mentre gli acquirenti risparmiano sull’IVA, come spiegato dal comandante Flavio Aniello del nucleo speciale Entrate della Guardia di Finanza.
Le dimensioni del problema
La portata del fenomeno è tale che, in media, l'evasione equivale ogni anno alla creazione di una città di medie dimensioni, popolata esclusivamente da evasori fiscali, pari a circa 150 mila abitanti. Questa immagine rende chiaro quanto l’evasione fiscale non sia un problema circoscritto, ma un malcostume generalizzato che coinvolge tutti i livelli sociali e si estende uniformemente da nord a sud del Paese.
Un esempio emblematico è rappresentato dal caso di un appartamento in zona Colosseo, acquistato presumibilmente da un ex ministro. Questo episodio, per il valore dell’immobile e per la posizione del soggetto coinvolto, ha attirato grande attenzione mediatica, ma non è che la punta dell’iceberg di un problema sistemico.
Oltre le compravendite immobiliari
L’attività di controllo della Guardia di Finanza si è estesa negli anni successivi, abbracciando non solo le compravendite immobiliari, ma anche i lavori di recupero edilizio e le relative spese dichiarate. Questo ampliamento si è reso necessario per contrastare le diverse modalità di evasione che si manifestano lungo tutta la filiera immobiliare.
Possibili soluzioni
Affrontare l'evasione fiscale richiede interventi su più fronti. Una delle proposte più discusse è la riduzione delle imposte sui redditi e dell’IVA. L'idea alla base è che un carico fiscale più equo possa incentivare la regolarità nei pagamenti. Tuttavia, la questione non si risolve solo attraverso riduzioni fiscali. È necessario potenziare i controlli, digitalizzare i processi di compravendita, e incentivare l’uso di strumenti di pagamento tracciabili per rendere più difficile nascondere le transazioni irregolari.
Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura della legalità fiscale attraverso campagne di sensibilizzazione che facciano comprendere i danni collettivi provocati dall’evasione: servizi pubblici meno efficienti, maggiori disuguaglianze e una minore capacità dello Stato di investire in infrastrutture e politiche sociali.
Conclusioni
L'evasione fiscale dell’IVA nelle compravendite immobiliari è un fenomeno complesso e radicato, che richiede una risposta articolata da parte delle istituzioni, ma anche un cambio di mentalità da parte dei cittadini. Solo attraverso un’azione combinata di riduzione del carico fiscale, intensificazione dei controlli e promozione della cultura della legalità sarà possibile contrastare efficacemente questa piaga economica e sociale.