Mercato immobiliare: crescono gli acquisti immobiliari all'estero
Secondo un’analisi condotta da Scenari Immobiliari, il 2012 ha rappresentato un anno significativo per gli acquisti immobiliari all’estero da parte degli italiani. Con circa 40.000 transazioni concluse sul finire dell’anno, il trend ha mostrato un incremento rispetto al 2011, nonostante l’introduzione di un’imposta specifica per gli immobili esteri. Questo dato evidenzia come il mercato immobiliare oltre confine sia diventato sempre più attraente per gli investitori italiani.
L’imposta sugli immobili esteri
Nel 2012, il governo italiano aveva introdotto un’aliquota dello 0,76% sul valore degli immobili acquistati all’estero, calcolata sul prezzo riportato nell’atto di acquisto o, in assenza di questo, sul valore di mercato. Sebbene inizialmente questa novità avesse rallentato il mercato, a partire dalla primavera dello stesso anno si è osservato un rimbalzo positivo nelle transazioni.
Uno dei motivi principali di questo trend è il confronto diretto con il mercato italiano, in cui i costi e le tasse per le seconde case sono diventati meno vantaggiosi rispetto a quelli di molti mercati esteri. Inoltre, in paesi come Francia, Regno Unito e Stati Uniti, gli investitori percepiscono una maggiore tutela da parte delle istituzioni, rendendo città come Parigi, Londra e New York particolarmente appetibili nonostante i prezzi più alti.
Le destinazioni più gettonate
Secondo Wire Consulting, che si occupa di gestire investimenti immobiliari all’estero, gli italiani hanno concentrato i propri acquisti soprattutto in Spagna e Grecia. Città come Madrid, Barcellona e Atene sono state mete privilegiate, grazie al calo delle quotazioni immobiliari, che le ha rese particolarmente vantaggiose.
Oltre ai prezzi competitivi, gli italiani sono attratti da località turistiche ben collegate a livello internazionale, rendendo queste destinazioni ideali sia per investimenti a lungo termine che per vacanze personali.
Un confronto tra mercati
Il 2012 ha visto gli italiani acquistare circa 30.000 seconde case in Italia, un numero inferiore di 10.000 unità rispetto agli immobili acquistati all’estero. Questa differenza sottolinea come il mercato immobiliare italiano sia stato penalizzato dalla pressione fiscale e dalla percezione di scarsa tutela per gli investitori rispetto ai mercati esteri.
I vantaggi di acquistare all’estero
Investire in immobili all’estero offre diversi vantaggi:
- Prezzi competitivi: in molti paesi colpiti dalla crisi, i valori delle abitazioni sono scesi, creando opportunità d’acquisto.
- Rendimento stabile: città come Londra o New York garantiscono una rivalutazione degli immobili nel tempo.
- Tutela dell’investitore: in molti paesi, i governi offrono agevolazioni o regolamentazioni favorevoli per attirare investitori esteri.
Una tendenza destinata a crescere
Con la stabilizzazione economica di alcuni paesi e l’introduzione di nuove opportunità di investimento, la tendenza degli italiani a rivolgersi al mercato immobiliare estero sembra destinata a crescere ulteriormente. La possibilità di acquistare immobili a prezzi competitivi, unita a un contesto legislativo più favorevole, rappresenta un incentivo che difficilmente si arresterà.
Gli acquisti immobiliari all’estero si confermano una strategia vincente per gli italiani che cercano di diversificare i propri investimenti. La combinazione di prezzi competitivi, località strategiche e tutela istituzionale rende questo mercato particolarmente appetibile, offrendo prospettive di crescita anche per gli anni successivi.