Prestiti per cattivi pagatori: cosa si può e non si può fare?
Nel panorama finanziario odierno, ottenere un prestito può risultare difficile per molti, soprattutto per chi ha avuto esperienze di difficoltà economiche in passato. In particolare, i cattivi pagatori si trovano ad affrontare ostacoli significativi quando cercano di accedere a un finanziamento. Le banche, infatti, sono sempre più selettive e, in molti casi, escludono chi ha avuto problemi di insolvenza, rendendo ancora più complicato il percorso verso l’accesso al credito.
Se hai avuto dei problemi finanziari in passato e sei stato inserito nelle liste dei cattivi pagatori, è importante comprendere quali sono le opzioni disponibili e come navigare questo percorso. In questo articolo, esploreremo le soluzioni per chi è considerato un cattivo pagatore e le alternative che possono essere considerate per ottenere un prestito.
Le difficoltà di un cattivo pagatore nell’accesso al credito
Oggi, le banche e gli istituti finanziari sono particolarmente cauti nell’erogare prestiti, soprattutto a chi è stato segnalato come cattivo pagatore. Questo termine si riferisce a chi ha avuto difficoltà nel restituire un debito in passato, ad esempio non riuscendo a rispettare le scadenze di un prestito, o a chi ha accumulato insolvenze che lo hanno inserito in specifiche liste di rischio. Queste segnalazioni possono restare attive per un periodo che va dai 12 ai 36 mesi, rendendo difficile ottenere finanziamenti nel breve termine.
Le persone che rientrano in queste categorie sono spesso viste come ad alto rischio di insolvenza e, per questo motivo, hanno maggiori difficoltà a ricevere l'approvazione per qualsiasi tipo di prestito, sia esso personale, per la casa o per altre necessità. Scopri come poter cancellare il tuo nome dalla lista CRIF.
La cessione del quinto come opzione per i cattivi pagatori
Una delle soluzioni più comuni per i cattivi pagatori è la cessione del quinto. Si tratta di un tipo di prestito personale non finalizzato che permette di ottenere una somma di denaro, senza dover giustificare l'uso del finanziamento. La sua principale caratteristica è che la rata mensile viene automaticamente detratta dalla busta paga del richiedente (se lavoratore dipendente) o dalla pensione (se pensionato).
Questa forma di prestito è una delle opzioni preferite dalle banche e finanziarie per chi ha avuto problemi di pagamento in passato, in quanto la rata mensile viene prelevata direttamente dalla fonte di reddito, riducendo il rischio di inadempimento. L'importo del prestito che si può ottenere tramite cessione del quinto può arrivare fino a 60.000 euro, a seconda della situazione finanziaria del richiedente, e viene restituito in rate mensili a tasso fisso.
Chi può accedere alla cessione del quinto?
Per ottenere un prestito tramite cessione del quinto, è necessario soddisfare alcune condizioni. La prima e più importante è essere un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato o un pensionato. Questo tipo di prestito, infatti, è garantito dalla certezza di un reddito fisso mensile, che consente alla banca o finanziaria di essere più sicura sulla restituzione del prestito.
Un altro aspetto positivo della cessione del quinto è che la rata mensile, come accennato, non può mai superare un quinto (20%) del reddito netto mensile, che rende il pagamento della rata accessibile per la maggior parte dei lavoratori e pensionati. Inoltre, la polizza assicurativa obbligatoria che accompagna questo tipo di prestito tutela sia il cliente che la banca, proteggendo in caso di morte o perdita del lavoro.
L'importanza della polizza assicurativa
Un elemento che rende la cessione del quinto particolarmente interessante per le banche è la presenza di una polizza assicurativa obbligatoria. Questa assicurazione tutela la banca nel caso in cui il richiedente perda il lavoro o venga a mancare, garantendo così il rimborso del prestito anche in situazioni impreviste. Per il cliente, questa polizza offre una certa tranquillità, poiché assicura la protezione del prestito in caso di eventi negativi.
Tuttavia, è importante essere consapevoli che l’inclusione della polizza assicurativa può far lievitare il costo complessivo del prestito, quindi è fondamentale calcolare bene l’impatto delle spese accessorie sul totale del finanziamento.
Le alternative al prestito tradizionale per i cattivi pagatori
Oltre alla cessione del quinto, esistono anche altre opzioni di prestito per cattivi pagatori. Alcune finanziarie e banche offrono prestiti garantiti, che richiedono una garanzia patrimoniale da parte del richiedente, come un immobile o un’altra proprietà di valore. Questa garanzia può ridurre il rischio per l'ente finanziatore, aumentando le possibilità di ottenere il prestito.
Un’altra alternativa è il prestito con garante. In questo caso, una persona terza si fa carico del rimborso del prestito qualora il richiedente non fosse in grado di farlo. Questa soluzione, seppur efficace, richiede che il garante abbia un buon profilo creditizio, poiché le banche si basano sulla sua solvibilità per approvare il prestito.
Le problematiche legate ai prestiti per cattivi pagatori
Sebbene le soluzioni esistano, ottenere un prestito come cattivo pagatore presenta comunque delle difficoltà. Le banche sono più restie a concedere prestiti e, quando lo fanno, tendono a proporre tassi di interesse elevati e condizioni meno favorevoli. Questo è dovuto al rischio maggiore che i finanziatori corrono quando prestano denaro a chi ha avuto difficoltà di pagamento in passato.
Inoltre, le segnalazioni nelle liste dei cattivi pagatori possono compromettere la possibilità di accedere a prestiti anche per un lungo periodo, rendendo difficile la ripresa economica di chi ha avuto problemi finanziari.